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Lunedì 18 DICEMBRE 2023
Spondiloartriti in aumento nelle donne. L’Università di Padova alza il livello di attenzione 

Nel passato le spondiloartriti avevano un rapporto nove a uno a svantaggio dei maschi, ora il gap si è ridotto tre a due. Ramonda: “Stiamo considerando l’impatto delle malattie nella fase diverse fasi della vita della donna, ad esempio quelle che portano dalla riduzione della fertilità al rischio di aborto se una paziente si trova nel bel mezzo della fase acuta della malattia in concomitanza ad una gravidanza”

Le spondiloartriti sono un gruppo di patologie infiammatorie che comprendono la spondilite anchilosante, artrite/spondilite psoriasica, artrite/spondilite associata a malattie infiammatorie intestinali e artrite reattiva. Oggi è più importante che mai diagnosticare e trattare le spondiloartriti precocemente, dato l’avvento di nuovi approcci terapeutici, oltre ai conosciuti inibitori del fattore di necrosi tumorale, che hanno dato risposte importanti sul controllo della malattia. Da uno studio condotto in Italia la più comune tra le spondiloartriti risultava essere le spondiloartriti, seguita dalla spondilite anchilosante.

“Le spondiloartriti una volta erano considerate una patologia prevalentemente caratterizzante per lo più maschile - spiega Roberta Ramonda, del dipartimento di Medicina dell’Università di Padova, referente della rete reumatologica Regione Veneto – con rapporto nove a uno e questo perché ci si finalizzava in particolar modo ad una spondiloartrite anchilosante. Con l’andare del tempo si è approfondito il concetto di queste spondiloartriti e si è visto che anche nella donna è aumentata il verificarsi della malattia ed a qualsiasi età ed oggi il rapporto è quasi tre a due”.

È una patologia molto invalidante che con l’andare del tempo riduce, e di molto, la mobilità del malato. È una patologia che si manifesta prevalentemente nelle ore notturne portando ad un risveglio con la rigidità nei movimenti e dolori nella colonna vertebrale.

“L’università di Padova pone l’attenzione sulle spondiloartriti – continua Ramonda - sia sui maschi che sulle donne e per quanto riguarda le donne l’insorgere della malattia nelle diverse fasi della loro vita come nel periodo di fertilità, gravidanza, allattamento, menopausa ecc., che in ogni fase di vita della donna le cure della malattia influisce negativamente dando delle controindicazioni dirette”.

“Attorno a questi dati di fatto, iniziando dalla manifestazione a maggioranza nei maschi rispetto al genere femminile, ci sono della correlazione malattia/cura nelle diverse fasi della vita nella donna. In parole pratiche stiamo considerando l’impatto delle malattie nella fase della gravidanza o allattamento nella donna e quello che siamo riusciti a capire sin da ora è per chi soffre di queste malattie, nelle donne, si riduce la fertilità e chi è nella fase acuta nel momento di gravidanza c’è un alto rischio di aborto”, conclude la referente della rete reumatologica del Veneto.

Le malattie reumatiche influenzano tutti gli aspetti della vita, dall’attività lavorativa a quella fisica, dal rapporto con il partner alla maternità. L’impatto della malattia cronica inoltre può incidere profondamente sulla sfera psicologica personale. Un altro aspetto molto importante e determinante nella vita di una donna e che il riflettersi della riduzione della fertilità può incidere nel rapporto di coppia spesso correlata all’attività della malattia, alla terapia farmacologica e alla compromissione della funzione sessuale.

Endrius Salvalaggio

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