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Lunedì 18 DICEMBRE 2023
Carenza personale. Contratti ponte per rispondere alle esigenze urgenti delle Asl

Si tratta di contratti con procedura seguita da Ares per servizi di somministrazione di prestazioni di lavoro a tempo determinato. Cuccu: “La flessibilità offerta dal contratto ponte si rivela un approccio strategico per affrontare le sfide dinamiche del sistema sanitario sardo. Auspico di veder estendere questa iniziativa in tutti gli ospedali della Sardegna”.

Nelle ASL sarde diventa sempre più urgente assumere personale appartenente a ruoli e profili professionali differenti, per rispondere alle esigenze delle diverse Aziende sanitarie locali e del SSR. Ecco che in proposito Ares si interessa a dare avvio alle procedure di cosiddetti ‘contratti ponte’, per i quali i responsabili della fase esecutiva del suddetto contratto sono individuati presso ciascuna delle Aziende sanitarie beneficiarie, ciascuna per la propria quota di contratto.

Un’iniziativa che è stata vista di buon occhio dalla segretaria della commissione Salute, Carla Cuccu (gruppo Misto), che commenta a Quotidiano Sanità: “Una iniziativa che accolgo favorevolmente, un esempio di come con volontà si possano sopperire le mancanze ed i ruoli scoperti. Così come ha già fatto la ASL nuorese”.

“Attraverso questa tipologia di contratti – evidenzia la consigliera - ci si propone di garantire una gestione efficiente e tempestiva delle risorse umane nel settore sanitario, garantendo al contempo elevati standard di assistenza e cura per i cittadini della Sardegna. La flessibilità offerta da questo contratto ponte si rivela un approccio strategico per affrontare le sfide dinamiche del sistema sanitario sardo. Ecco allora l'importanza, che auspico, di veder estendere questa iniziativa in tutti gli ospedali della Sardegna, invito i direttori generali delle ASL affinché possano adottare anche questa misura di reclutamento di personale ulteriore alle altre già in essere, tutto ciò che consente l’arrivo di professionisti nell’ambito medico/sanitario deve poter essere valorizzato. Rappresenta un ulteriore contributo diretto al miglioramento complessivo del sistema sanitario sardo”.

“Non posso che auspicare una collaborazione sinergica tra tutte le istituzioni coinvolte – conclude Cuccu - per assicurare il successo di questa iniziativa e migliorare ulteriormente la qualità dell'assistenza sanitaria offerta ai cittadini sardi, oggi purtroppo in sofferenza in particolare per la carenza di personale”.

Elisabetta Caredda

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