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"La minore incidenza dell'influenza è legata probabilmente al fatto che contro il virus stagionale c'è stata una maggiore adesione alla vaccinazione", aggiunge. "Queste sono settimane - continua il leader sindacale - di intenso lavoro per i medici di famiglia anche perché il Covid preoccupa di più gli assistiti rispetto all'influenza che viene considerata più 'ordinaria' dal paziente e, per questo, anche a parità di casi, aumenta la pressione sui medici", precisa Scotti, che però si dice ottimista sulle feste natalizie: "Se questa settimana la corsa dei virus dovesse rallentare, con il previsto arrivo di temperature meno rigide, e si arriverà alla chiusura delle scuole senza aspetti meteorologici che complicano, è probabile che ci possa essere un Natale migliore da quello che ci si aspettava".
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Lunedì 18 DICEMBRE 2023
Covid. I medici famiglia: “Casi sorpassano influenza, per virus 55% richieste”
Il segretario della Fimmg: “Ma temperature in rialzo potrebbero posticipare il picco e salvare il Natale, cresce domanda per vaccini”
"Nei nostri ambulatori stiamo vedendo molti più casi di Covid, con un 'sorpasso' sull'influenza. Possiamo stimare che il 55% delle patologie acute che arrivano alla nostra osservazione riguarda Sars-Cov-2 contro il quale stanno crescendo notevolmente anche le richieste di vaccino. Un po' meno del 40% riguarda invece l'influenza, il rimanente le altre infezioni che circolano". E' il quadro tracciato da Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg).
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