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Mercoledì 10 GENNAIO 2024
Influenza. Iss: “Nessuna anomalia di incidenza o periodo di picco”

A seguito dei decessi associati all’influenza e al risalto avuto sulla stampa, l’Istituto Superiore di Sanità interviene per precisare che l‘aumento dei casi (oggi l’incidenza è pari a 17,5 per mille) “complessivamente rientra nell’alternarsi di intensità annuale delle stagioni di trasmissione dei virus respiratori”. Anche la sorveglianza dei casi gravi “non presentano anomalie”. Richiamo a vaccinarsi.

Non c’è anomalia nell’andamento dell’influenza in Italia. Lo dice l’Istituto superiore di Sanità (Iss), che a seguito di alcuni articoli di stampa apparsi recentemente a casi gravi e decessi associati ad influenza, ha ritenuto di intervenire per fare chiarezza sulla situazione.

“In base ai dati inviati ad oggi dalle Regioni/PA al sistema di sorveglianza RespVirNet – spiega l’Iss - al momento l’incidenza delle sindromi simil influenzali in Italia è nella fascia di intensità ‘Alta’, ed è pari, secondo i dati dell’ultimo bollettino, a 17,5 casi per mille assistiti. A questa cifra, e alla conseguente pressione sui sistemi assistenziali, concorrono diversi virus respiratori, dall’influenza vera e propria al Sars-CoV-2 al virus respiratorio sinciziale (Rsv)”.

“Sebbene i livelli raggiunti nelle ultime settimane siano i più alti dall’inizio della sorveglianza – precisa quindi l’Iss - la situazione complessivamente rientra nell’alternarsi di intensità annuale delle stagioni di trasmissione dei virus respiratori, e anche il periodo in cui si è verificato il picco non presenta anomalie, ed è anzi in linea con quanto riportato da altri paesi europei”.

L’Istituto spiega, poi, che “al momento la quasi totalità dei casi positivi a influenza è dovuta a infezioni da virus A H1N1pdm09. Questo ceppo è derivante da quello che ha causato la pandemia influenzale nel 2009/2010 ma è fra quelli normalmente circolanti nel mondo in questi ultimi anni, tanto che è tra quelli inseriti nel vaccino antinfluenzale. Si sottolinea pertanto l’importanza della vaccinazione specialmente per le categorie per cui è raccomandata”.

L’Iss precisa infine che anche i dati della sorveglianza dei casi gravi (Sari) “fino a questo momento non presentano anomalie, e sono coerenti con il quadro epidemiologico complessivo”.

L’Iss conclude ricordando che procede costantemente il monitoraggio della situazione e lo stesso Istituto sollecita “la completezza e tempestività dei dati riportati dalle Regioni/PA che hanno aderito alla sorveglianza RespVirNet per consentire una affidabile capacità di monitoraggio” (bollettini possono essere consultati qui).

La sorveglianza
La sorveglianza RespiVirNet è il Sistema di Sorveglianza Integrata (epidemiologica e virologica) dei casi di sindromi simil-influenzali e dei virus respiratori (prima InfluNet). RespiVirNet si basa sui Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e Laboratori di Riferimento Regionale per i virus respiratori. La sorveglianza è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) con il sostegno del Ministero della Salute. RespiVirNet si articola nella sorveglianza epidemiologica (che ha l'obiettivo di determinare l'inizio, la durata e intensità dell'epidemia stagionale), e nella sorveglianza virologica (che ha come obiettivo il monitoraggio della circolazione dei diversi virus respiratori). La raccolta e l’elaborazione dei dati è effettuata dall’ISS che provvede all’elaborazione a livello nazionale e produce un rapporto settimanale epidemiologico e uno virologico. Le indagini virologiche sui campioni biologici raccolti vengono eseguite dai Laboratori facenti parte della Rete RespiVirNet (prima InfluNet) e dal Centro Nazionale per l’Influenza (NIC) dell’ISS.

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