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Mercoledì 21 NOVEMBRE 2012
FVG. Regione risparmia 2,3 mln l’anno per cataratta e tunnel carpale

Il risparmio grazie alla rimodulazione delle tariffe per i due interventi. Ciriani: “I risparmi non inficiano la qualità del servizio ma allineano i costi e i rimborsi a quanto atteso sulla base del progresso tecnologico e scientifico”.

La Giunta regionale ha approvato, su proposta del vicepresidente, Luca Ciriani, una rimodulazione dei costi per il sistema sanitario regionale relativi al rimborso di due tipologie di interventi, la "cataratta", ovvero l'intervento che riguarda il cristallino dell'occhio, e la liberazione del tunnel carpale. Per la prestazione "liberazione del tunnel carpale" si passa da una tariffa di 1.646,20 euro a 1.000 euro, mentre per la prestazione "intervento sul cristallino con o senza vitrectomia" si passa da una tariffa di 2.055,60 euro a 1.250 euro.

"Nel corso degli anni - ha spiegato Ciriani - grazie al progresso della tecnologia, delle strumentazioni e delle best practice in sanità - queste due tipologie di intervento sono passate dall'essere erogate in regime di ricovero al regime di day hospital o ambulatoriale: gli aggiornamenti e le migliorie hanno comportato anche una riduzione dei costi, e l'aggiornamento del tariffario ora ne rende conto anche dal punto di vista economico".

Tradotto in termini di gestione sanitaria, l'adeguamento delle tariffe permette al sistema sanitario regionale di risparmiare, all'anno, circa 2,3 milioni di euro. In Friuli Venezia Giulia, infatti, vengono erogate nelle strutture sanitarie private della Regione circa 2.700 prestazioni sulla cataratta, e circa 380 prestazioni relative alla liberazione del tunnel carpale, che la Regione rimborsa poi alle strutture stesse sulla base del tariffario concordato.
 
"I risparmi - ha concluso Ciriani - non inficiano la qualità del servizio né la tipologia di prestazione garantita ai cittadini, ma allineano i costi e i rimborsi a quanto atteso sulla base del progresso tecnologico e scientifico. Si tratta di azioni necessarie per garantirci la massima efficienza in sanità, allocando al meglio le risorse che rimangono sempre esigue per il fabbisogno e per la domanda di salute espressa dai cittadini".

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