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Giovedì 22 FEBBRAIO 2024
Dolore cronico, al Sant’Andrea 500 interventi di neurostimolazione e trattamenti d’avanguardia

Centro di riferimento per il trattamento del dolore cronico, la Terapia del dolore del Sant’Andrea ha eseguito oltre 500 interventi di neurostimolazione midollare, compreso il trattamento di ultima generazione con sistema closed-loop, il cui primo impianto è stato eseguito al Sant’Andrea lo scorso 9 febbraio su un paziente affetto da dolore cronico non responsivo ai farmaci per plurimi interventi alla colonna.

Sono oltre 500 gli interventi di neurostimolazione midollare realizzati presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma per combattere il dolore cronico, una malattia fortemente invalidante di cui soffre una persona su quattro in Italia.

La neurostimolazione midollare è una procedura chirurgica utilizzata nei casi in cui il dolore cronico altera la qualità di vita e non risponde al trattamento farmacologico. La maggior parte dei pazienti soffre di mal di schiena cronico o dolori cervicali spesso irradiati a livello degli arti.
La tecnica prevede l’inserimento di un elettrocatetere nel canale vertebrale per il rilascio di impulsi elettrici che, colpendo le fibre nervose, inibiscono il segnale del dolore.

L’Unità di Terapia del Dolore, diretta dal Prof. Marco Mercieri, è riconosciuta come centro di riferimento della Regione Lazio per la neurostimolazione. Oltre ai trattamenti farmacologici d’avanguardia, l’équipe del centro antalgico del Sant’Andrea impiega le più innovative procedure interventistiche di chirurgia mini-invasiva e invasiva con impianto di neuromodulatori midollari (Spinal Cord Stimulation). Come la neurostimolazione closed-loop, ossia il più avanzato trattamento che calibra istantaneamente gli impulsi elettrici valutando la risposta neurale alla stimolazione tramite un sistema a circuito chiuso, con una rimodulazione automatica della terapia ed evitando episodi di sovra o sotto-stimolazione. Il primo impianto di neurostimolazione closed-loop è stato eseguito al Sant’Andrea lo scorso 9 febbraio su un paziente affetto da dolore cronico non responsivo ai farmaci per plurimi interventi alla colonna (Failed Back Surgery Syndrome).

“La neuromodulazione, rappresenta un notevole avanzamento nel trattamento del dolore cronico farmaco-resistente – spiega in una nota Marco Mercieri – soprattutto con il nuovo sistema closed-loop che offre una terapia personalizzata e modulata sulle esigenze del singolo. L’intervento, in semplice anestesia locale ed eseguito sotto controllo radiologico, può radicalmente cambiare la vita dei pazienti.”

“Oltre la metà dei pazienti che soffrono di dolore cronico accede alle strutture specialistiche in modo casuale, dopo molti anni di sofferenze ed esasperazione – commenta la Prof.ssa Monica Rocco, Direttore DAI Emergenza-Urgenza del Sant’Andrea – con un enorme costo socioeconomico e soprattutto con forti ripercussioni sulla qualità della vita, come grave disabilità, limitazione delle capacità funzionali, lavorative e delle attività sociali. La gestione del dolore è spesso il primo indefettibile passo per restituire al paziente qualità di vita e autonomia, consentendo il reinserimento nel contesto sociale.”

“È importante garantire la disponibilità di tali trattamenti presso strutture di alta specializzazione come il Sant’Andrea – aggiunge il Direttore Generale, Dott.ssa Daniela Donetti - dove si formano anche le nuove leve di terapisti del dolore.” Il Sant’Andrea, azienda di alta specializzazione della Regione Lazio e policlinico universitario di Sapienza, è infatti sede del Master in Terapia del Dolore Cronico della facoltà di Medicina e Psicologia della prima università romana oggi arrivato alla XI edizione.

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