quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 23 FEBBRAIO 2024
Gli specializzandi delle aree non mediche scendono in piazza: “Rivendichiamo i nostri diritti”  

Le associazioni Abifb (Biologi), L.A.Psi. (Psicologi) e ReNaSFO (Farmacisti ospedalieri) scenderanno in piazza Santi Apostoli a Roma il prossimo 23 marzo per richiedere “equi trattamenti economici rispetto alle attività lavorative”, come già avviene per i medici. “Non disponiamo neanche di ferie, malattie e dei contributi previdenziali; un'evidente assenza dei diritti essenziali previsti dalla Costituzione”.

Le associazioni Abifb (Associazione dei Biologi Italiani e dei Futuri Biologi), L.A.Psi. (Libera Associazione Psicologia) e ReNaSFO (Rete Nazionale degli Specializzandi in Farmacia Ospedaliera) scenderanno in Piazza Santi Apostoli a Roma, il giorno 23 marzo dalle ore 10:00 alle ore 13:00, per richiedere la retribuzione dei tirocini delle Scuole di Specializzazione di area non medica (biologia, farmacia, psicologia).

“Lo scopo della manifestazione – spiegano in una nota Marco Giaimis, presidente di Abifb; Davide Pirrone, presidente di L.A.Psi; e Seydou Sanogo, presidente di ReNaSFO, insieme ai rispettivi Consigli Direttivi - è quello di ottenere equi trattamenti economici rispetto alle attività lavorative che vengono quotidianamente svolte dagli specializzandi e dalle specializzande di area sanitaria non medica presso le strutture del Servizio Sanitario Nazionale”.

Non solo. “I colleghi e le colleghe che frequentano una Scuola di Specializzazione, oltre a non ricevere una retribuzione, non dispongono di ferie, malattie e dei contributi previdenziali; ciò si configura come un'evidente assenza dei diritti essenziali previsti dalla Costituzione Italiana. Gli specializzandi e le specializzande di area sanitaria non medica svolgono 4 anni di tirocini professionalizzanti, lavorando di fatto gratuitamente per il Sistema Sanitario Nazionale e dovendo anche pagare per poter svolgere il tirocinio professionalizzante”.

Per Abifb, L.A.Psi. e ReNaSFO “è arrivato il momento di fare sentire le voci di tutti i professionisti e di tutte le professioniste che continuano a veder lesa la propria dignità. Pertanto, chiediamo a colleghi e colleghe di scendere in piazza a manifestare per la tutela dei nostri diritti”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA