quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 11 MARZO 2024
Radiologia. Smania (Fassid): “In FVG tempi di attesa lunghissimi e personale che si conta sulle dita di una mano” 

“Sempre meno radiologi uguale a sempre più lunghi tempi di attesa per fare una lastra o una risonanza. Accade, addirittura, come a Pordenone, che venga (per ora) negato il servizio”. A denunciarlo Fassid, il sindacato dei radiologi, dopo anni di “no” ad ogni loro richiesta, sottolinea. E così si è arrivati alla situazione attuale, in cui i radiologi si contano sul palmo di una mano.

E’ il segretario regionale i Fassid, Stefano Smania, a denunciare in Fvg carenza di personale e tempi di attesa per alcuni esami radiografici. Fa il punto con numeri e tempi che riporta all’interno della sua protesta. “Nell’azienda sanitaria del Pordenonese (As Fo) – commenta Stefano Smania - da 25 radiologi che erano sono rimasti in 3, con un recentissimo appalto vinto da un’azienda privata al costo di circa 25milioni di euro. Nell’azienda sanitaria di Udine (Asu Fc), negli ultimissimi anni hanno dato le dimissioni in 13 e sono rimasti veramente in pochi, nella zona di Trieste sono messi meglio ma è anche lì questione di tempo”.

“Conseguenza vuole che se mancano radiologi, chi fa gli esami radiografici? Nessuno – risponde il segretario regionale i Fassid – Ad esempio a Pordenone se si deve fare una risonanza magnetica, questo esame non c’è nessuno che lo fa a meno che non si vada nel privato oppure in un’altra azienda a patto che si possa aspettare. Per esempio, se un paziente decide di fare una risonanza magnetica entro 60 giorni nell’Azienda di Udine bisogna aspettare 200 giorni mentre a Trieste 261 giorni. Se invece una paziente deve fare una mammografia a 60 giorni nell’Azienda di Udine ce l’abbiamo a oltre 600 giorni, mentre al Cro oltre 360 giorni. Per una Tac all’addome con contrasto, con priorità entro 10 giorni a Udine è disponibile a 545 giorni. Quindi se si va in altre aziende non si risolve il problema a meno che non si abbiano i quattrini per andare nel privato oppure possibilità di attendere due anni”.

Per arrivare a tanto ci sono state diverse mancanze che nel tempo per Stefano Smania, si sono succedute. Come riporta via telefono “ad ogni nostra richiesta ci è stato sempre detto no dalla Regione Fvg. Abbiamo chiesto incentivi per chi lavora nelle radiologie d’urgenza a fianco ai Pronti soccorsi, ci hanno risposto no, abbiamo chiesto assunzioni con stipendi più dignitosi anche grazie alle Risorse Aggiuntive più alte, ci hanno risposto no. Ogni nostra richiesta ci è stata negata. Per la Regione Fvg è meglio appaltare il servizio per 25milioni di euro a medici extra europei che malapena conoscono l’italiano e fanno errori nelle refertazioni, sbagliano addirittura a fare gli esami che poi vengono rifatti ecc e sempre con l’attenuante che non si presentano radiologi ai concorsi”.

Ne è più che certo, Stefano Smania, fintanto che un radiologo verrà pagato come è pagato e considerato ora contro le oltre 100 euro per radiologi gettonisti, non solo tutti i concorsi andranno deserti, ma i pochi rimasti appena possono daranno le dimissioni. “Ovviamente con le dovute conseguenze”. Conclude il segretario regionale i Fassid

Endrius Salvalaggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA