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Mercoledì 10 APRILE 2024
Approvata variazione di bilancio. Giani: “Al centro la sanità” 

Spiega il governatore: “Abbiamo messo innanzitutto un punto fermo rispetto ai conti della sanità, inserendo le risorse necessarie per chiudere in pareggio il 2023”. Poi “i 2,5 mln per le indennità premiali destinate al personale dei pronto soccorso che opera in particolare negli ospedali della Toscana diffusa e 500mila euro per le donne colpite da patologie oncologiche, che serviranno per l'acquisto di parrucche”.

Approvata ieri pomeriggio in Aula del Consiglio regionale, con voto a maggioranza, la prima variazione al Bilancio di previsione 2024-2026 della Regione Toscana che recepisce gli emendamenti proposti del presidente della Giunta Eugenio Giani. La manovra prevede uno stanziamento che per il 2024 è di oltre 21 milioni e 355mila euro, per il 2025 di un milione di euro, e per il 2026 di 189mila euro. Sulla manovra hanno votato a favore Pd e Italia viva, contrari Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, mentre il Movimento 5 stelle non ha partecipato al voto.

La manovra è stata illustrata all’Aula dal presidente della commissione Bilancio Giacomo Bugliani che ha messo in evidenza i tre gli obiettivi della misura. “Quello principale e prevalente riguarda il riequilibrio delle risorse economiche del servizio sanitario regionale – ha spiegato – ma ci sono anche altri obiettivi, ovvero quello di garantire risorse per il concorso alla finanza pubblica da parte della Regione Toscana e assolvere a una serie di necessità di spesa”.

L’obiettivo primario, illustra quindi la nota di fine seduta dell’ufficio stampa del Consiglio regionale, viene perseguito attraverso tre misure: la prima è quella della predisposizione di un contributo aggiuntivo di 37,91 milioni di euro a favore del servizio sanitario regionale attraverso il recupero di risorse che erano state accantonate sul bilancio regionale a garanzia del pagamento delle cosiddette lettere di patronage, quindi per le rate di mutuo a favore di Cassa depositi e prestiti. “Un contributo aggiuntivo – ha spiegato Bugliani – reso possibile grazie al fatto che la prima e la seconda semestralità del 2024 sono già state corrisposte”.

La seconda misura è il finanziamento aggiuntivo del fondo sanitario nazionale, “quota vincolata in funzione degli effetti dell’emersione dei lavoratori stranieri irregolari così come previsto dal decreto legge 34 del 2020 – ha aggiunto Bugliani – . In occasione della conferenza Stato Regioni dello scorso febbraio la quota assegnata alla Regione Toscana è stata di circa 21 milioni e 694mila euro”.

Terza componente è infine la destinazione di una quota parte di risorse del 2024 derivanti dalla manovra fiscale sull’addizionale regionale Irpef: si tratta di 168,31 milioni di euro che, attraverso un meccanismo di storno compensativo, vengono passati dalle spese correnti alle spese in conto capitale.

Soddisfatto il presidente della Regione, Eugenio Giani, che in una nota dichiara: “Con questa prima variazione di bilancio confermiamo in modo rigoroso la scelta di intervenire sulle situazioni di maggior disagio e fragilità, nella logica di una regione che vuole crescere e svilupparsi rafforzando le sue politiche di welfare senza lasciare indietro nessuno”.

Ricorda poi alcuni degli interventi. “Abbiamo messo innanzitutto un punto fermo rispetto ai conti della sanità, inserendo le risorse necessarie per chiudere in pareggio il 2023. Voglio ricordare i 2,5 milioni per le indennità premiali destinate al personale dei pronto soccorso che opera in particolare negli ospedali della Toscana diffusa. E poi ci sono i 500mila euro per le donne colpite da patologie oncologiche, che serviranno per l'acquisto di parrucche”.

“Con questa manovra – dice ancora Giani – destiniamo anche quasi 800mila euro ai contributi per cittadini e cittadini con varie forme di disabilità, compreso l’autismo, riuscendo ad esaudire, a questo punto tutte le 1142 domande presentate. Sono inoltre 200 mila gli euro destinati, con contributi da 20 mila euro, alle famiglie colpite da lutti per incidenti sul lavoro, a cominciare dalla tragedia di via Mariti a Firenze”.

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