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Lunedì 02 SETTEMBRE 2024
Sardegna, Giunta pronta a commissariare le Asl. Bartolazzi: “Sanità ‘malata’, urgente riorganizzare l’assetto istituzionale delle Aziende del Ssr”
Il Ddl prevede 6 mesi di commissariamento, che serviranno a migliorare il livello di adeguatezza del sistema sanitario nonché l'accesso alle prestazioni assistenziali secondo i principi di equità e universalità. L’assessore alla Sanità: “L’auspicio è che la norma sia approvata in tempi rapidi, dobbiamo, con responsabilità, all’intera comunità della Sardegna azioni e risposte che possano far fronte alle notevoli criticità in essere”. IL DOCUMENTO
La Regione Sardegna punta a migliorare il livello di adeguatezza del SSR della Sardegna e l'accesso alle prestazioni sanitarie secondo i principi di equità e universalità. Lo fa predisponendo un intervento normativo urgente di adeguamento dell'assetto organizzativo ed istituzionale dello stesso sistema sanitario, previsto peraltro fra le azioni individuate nel programma di governo.
“Abbiamo approvato con la Giunta - spiega l’assessore Armando Bartolazzi a Quotidiano Sanità - la presentazione di un disegno di legge con l'obiettivo di rimodulare l'attuale governance del SSR in ragione delle forti criticità rilevate e, tra le tante, anche nell'organizzazione e gestione del sistema che abbiamo trovato quando ci siamo insediati. Ci stiamo dunque adoperando attraverso fondamentali interventi interpretativi di alcune norme che non sono state adeguatamente applicate da parte dei medesimi enti del servizio sanitario, nonché attraverso essenziali modifiche legislative mirate a migliorare il livello di adeguatezza del SSR rispetto all'attuale critica condizione”.
“Le Aziende sanitarie – prosegue l’assessore - appaiono infatti incapaci di garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA): a riguardo la Regione Sardegna è oggi tra le ultime in Italia. Ancora, appaiono evidenti le difficoltà operative nel tenere attive funzioni essenziali per l'assistenza, come le cure primarie (MMG e medici di continuità assistenziale), i servizi della rete di emergenza urgenza (PS) ed altre attività di reparti essenziali per il funzionamento degli ospedali. La frammentazione del sistema dovuta soprattutto alla mancata chiarezza nell'applicazione di norme finalizzate ad un sinergico coordinamento del sistema ed alla grave carenza di sinergia organizzativa, manageriale e gestionale tra le aziende, ha portato alla mancanza di interazione collaborativa tra gli enti del SSR che avrebbe dovuto garantire un sistema in rete per l'omogeneità e l'equità della risposta assistenziale nell'intero territorio regionale, ha portato alla distribuzione irrazionale delle risorse umane nelle diverse aree geografiche della Regione, alla difficoltà di garantire adeguati approvvigionamenti di beni e servizi, nonché, addirittura, all'impossibilità di garantire la tempestiva redazione dei bilanci consuntivi degli anni 2022 e 2023. La mancata redazione dei bilanci nei termini previsti dalle norme è nella responsabilità dei rappresentanti legali delle aziende”.
“Ecco dunque giungere alla decisione unanime – continua Bartolazzi -, condivisa in Giunta, di una norma volta a modificare l’attuale L.R. 11 settembre 2020, n. 24, che riguarda la riforma sanitaria, o di interpretazione di alcuni articoli della stessa. Per citare alcune delle finalità associate ai contenuti essenziali del testo del disegno di legge, accenno all’importanza di garantire il conseguimento dei LEA in maniera omogenea su tutto il territorio regionale da parte delle ASL e delle Aziende ospedaliero-universitarie (AOU), di assicurare la progressiva riduzione dei tempi d'attesa nell'accesso alle prestazioni sanitarie, di avvicinare sensibilmente alla persona e ai territori l'erogazione delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie che non necessitino di percorsi di cura ospedalieri, soprattutto mediante una riorganizzazione complessiva della medicina territoriale, di riorganizzare la rete ospedaliera e tanto altro ancora”.
Nell’illustrare alcuni dei principali contenuti della proposta di norma deliberata, l’assessore annuncia: “Dal 1° gennaio 2025 abbiamo previsto che il presidio ospedaliero ‘A. Cao’ dell'ASL n. 8 di Cagliari sia trasferito all'azienda di rilievo nazionale ed alta specializzazione ‘G. Brotzu’ (ARNAS), ed il presidio ospedaliero marino “Regina Margherita” di Alghero passerà invece dall'AOU di Sassari all'ASL n. 1, sempre di Sassari. Provvederemo all'attivazione, inoltre, dei Centri di assistenza e urgenza (CAU)”.
“Per quanto riguarda la realizzazione del processo di riordino degli assetti istituzionali ed organizzativi del SSR di cui ho prima accennato – evidenzia Bartolazzi -, il disegno di legge prevede che la Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Sanità, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore della norma approvata, commissaria in via straordinaria le otto ASL, l'ARNAS ‘G. Brotzu’, l'AREUS e le due Aziende ospedaliero-universitarie di CA e di SS. I commissari straordinari che verranno scelti tra gli idonei alla nomina a direttore generale delle aziende sanitarie inseriti nell'apposito elenco nazionale, per l’incarico che sarà di durata semestrale, entro i trenta giorni dal loro insediamento confermeranno o sostituiranno i direttori sanitari ed amministrativi in carica. Avranno anche il compito di predisporre, entro novanta giorni dal loro insediamento, un piano di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari e amministrativi in armonia degli indirizzi dell'assessorato di competenza che dirigo”.
“I commissari nell'esercizio delle loro funzioni potranno avvalersi dell’affiancamento di due dirigenti del SSN o dirigenti della P.A. con comprovata esperienza nell'ambito del sistema sanitario, facenti le funzioni di direttore amministrativo e di direttore sanitario. Dopodiché entro i successivi sessanta giorni dalla scadenza del termine di predisposizione del Piano, mi accingerò ad approvare le linee guida per l'adozione degli atti aziendali delle Aziende del SSR. L’auspicio è che il disegno di legge possa essere approvato quanto prima tenuto conto dell’urgenza dovuta alle notevoli criticità in essere e che richiedono azioni e risposte assistenziali che dobbiamo con responsabilità all’intera comunità della Sardegna” – conclude l’assessore.
Elisabetta Caredda
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