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Martedì 28 GENNAIO 2025
Nuove Tariffe e ortoprotesica. Fioto: “Nessun beneficio senza revisione strutturale dei Lea” 

Occorre anche una profonda semplificazione normativa e amministrativa. La Federazione degli Operatori in Tecniche Ortopediche sollecita l’istituzione di un tavolo tecnico permanente presso il Ministero della Salute per garantire aggiornamento tempestivo dei Lea, tariffe adeguate e stabili, promuovere la semplificazione normativa e favorire un dialogo tra tutti gli attori coinvolti

Il recente aggiornamento del tariffario protesico rappresenta un importante passo avanti seppur ancora incompleto per il settore dell’Ortoprotesica. Tuttavia, “questo progresso rischia di rivelarsi insufficiente se non accompagnato da una revisione strutturale dei Livelli Essenziali di Assistenza e da una profonda semplificazione normativa e amministrativa”.

È quanto sottolinea in una nota la Federazione Italiana degli Operatori in Tecniche Ortopediche (Fioto).

I Lea, fermi al 2017, non rispondono più ai cambiamenti tecnologici e sociali, lasciando molti bisogni dei pazienti insoddisfatti, ricorda la Fioto. In aggiunta, la complessità normativa e la disomogeneità regionale aggravano la situazione. Il quadro normativo attuale presenta gravi criticità: la frammentazione tra le regioni, la burocrazia e la lentezza decisionale impediscono ai pazienti di ricevere un’assistenza adeguata nei tempi necessari.

“Una possibile soluzione è l’istituzione di un tavolo tecnico permanente presso il Ministero della Salute” sottolinea il legale della Fioto, Avv. Eleonora Zazza. Questo strumento potrebbe “garantire un aggiornamento tempestivo dei LEA, promuovere la semplificazione normativa, garantire tariffe adeguate e stabili, e favorire un dialogo costruttivo tra tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni agli operatori del settore”.

Le proposte contenute nel disegno di legge delega 1640, per Fioto vanno nella giusta direzione. Come evidenziato, “semplificare i procedimenti amministrativi, ridurre gli oneri per i cittadini e unificare i procedimenti per il riconoscimento delle disabilità non è solo necessario, ma urgente”. Tuttavia, l’avv. Zazza avverte che “il successo di queste misure dipenderà dalla loro reale applicazione e dal superamento delle disparità regionali”.

La situazione economica del settore, composta in gran parte da piccole e medie imprese che occupano oltre 6.000 operatori, è particolarmente fragile. Fioto sottolinea come le aziende ortoprotesiche rappresentino un’opportunità di sviluppo strategica nel settore salute, ma la confusione normativa e l’incertezza economica ne compromettono la crescita e rischiano di avviarle verso la crisi.

È quindi cruciale, conclude la Federazione, che il Governo approcci al settore Ortoprotesico non solo in una chiave di mercato puramente economica, ma come a un pilastro della salute pubblica: “L’istituzione del tavolo tecnico e l’adozione delle riforme proposte potrebbero trasformare questo comparto in un modello di eccellenza sanitaria ed economica, garantendo al contempo un futuro più equo e sostenibile per pazienti, operatori e aziende”.

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