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Giovedì 10 APRILE 2025
Sanità integrativa. Tiberti (Società di mutuo soccorso Cesare Pozzo): “Serve legge quadro”
Se ne è parlato nel corso dell’incontro ‘La normale diversità’, un momento di confronto tra rappresentanti delle istituzioni, dell’università, della cultura, dell’associazionismo su sanità pubblica e integrativa, in particolare sul modello del mutuo soccorso come efficace risposta sussidiaria al bisogno di servizi per la salute
“Tre sono i pilastri della sanità italiana: sanità pubblica, integrativa e privata. Da fonti Istat, riferite al 2023, su 176 miliardi di euro di spesa sanitaria nazionale, 40 miliardi di euro sono sostenuti direttamente dalle famiglie italiane”. Lo ha detto Andrea Giuseppe Tiberti, presidente della Società Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo – Ets nel corso dell’incontro ‘La normale diversità’, un momento di confronto tra rappresentanti delle istituzioni, dell’università, della cultura, dell’associazionismo su sanità pubblica e integrativa, in particolare sul modello del mutuo soccorso come efficace risposta sussidiaria al bisogno di servizi per la salute.
“Abbiamo 4 milioni e mezzo di italiani - prosegue - che rinunciano a curarsi per problemi economici e per le lunghe liste di attesa, 16 milioni che risultano usufruire di forme sanitarie integrative e altri ancora, per 40 miliardi di euro, si curano di tasca propria. Il servizio pubblico è sotto-finanziato e le 324 forme di sanità integrativa necessitano di essere regolate da una legge quadro di dettaglio. Il divario di reddito determina la possibilità o meno di prevenzione e cura. In questo quadro, il modello del mutuo soccorso, quello vero, come quello della Società Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo - Ets, è un'efficace risposta al bisogno di servizi per la salute: difende il servizio pubblico e ribadisce il proprio ruolo sussidiario”.
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