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Lunedì 14 APRILE 2025
Decreto sicurezza. Pubblicato in GU il testo con la nuova stretta sulla canapa

Il Governo imprime una svolta rigorosa nella regolazione della canapa. La filiera viene ricondotta esclusivamente al suo impiego industriale o agricolo per i semi, escludendo in modo esplicito ogni forma di commercio o consumo delle infiorescenze, chiudendo così il mercato dei cosiddetti “cannabis light shop”. IL TESTO

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 dell'11 aprile 2025 il decreto Sicurezza approvato nei giorni scorsi da Palazzo Chigi. Con modifiche incisive alla legge 2 dicembre 2016, n. 242, che regola la coltivazione e la filiera agroindustriale della canapa si mira a evitare che l’assunzione di derivati della pianta possa alterare lo stato psicofisico delle persone, con ripercussioni sulla sicurezza pubblica e stradale.

In particolare:
- È vietata l’importazione, lavorazione, detenzione, cessione, distribuzione, commercio, trasporto, invio, spedizione, consegna e vendita al pubblico delle infiorescenze di canapa, anche se essiccate, triturate o semilavorate, nonché di estratti, resine e oli da esse derivati.
- È consentita solo la lavorazione delle infiorescenze per la produzione agricola di semi, secondo quanto stabilito dall’articolo 2, comma 2, lettera g-bis della legge.
- Le attività illegittime sopra elencate sono soggette alle sanzioni del Testo Unico sulle sostanze stupefacenti (DPR 309/1990), segnando una svolta repressiva rispetto all’interpretazione più permissiva che aveva preso piede negli ultimi anni.
- Viene espressamente chiarito che la legge 242/2016 non si applica più ai prodotti a base di infiorescenze, salvo le eccezioni previste per la produzione agricola di semi.

L’intervento normativo si colloca in un contesto di crescente attenzione pubblica e politica sull’uso della cannabis light, e potrebbe avere un impatto significativo su un settore che, fino ad oggi, si era sviluppato in un’area normativa grigia.

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