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Lunedì 04 MARZO 2013
Anteprima. Ecco requisiti e competenze per gestire cure palliative e terapia del dolore

Le coordinate sono contenute nella bozza di Accordo all’esame della Stato Regioni che individua gli ambiti professionali, aree di attività e qualifica, nonché i contenuti formativi che ogni singola figura professionale deve avere per accompagnare i malati terminali e gestire il dolore pediatrico.

Saper individuare e riconoscere il malato oncologico e non,  per assisterlo nella fase terminale della sua vita. Sapere presentare ai pazienti e ai sui familiari le finalità dell’assistenza domiciliare o del ricovero in Hospice per prestare le cure palliative. Ma non solo, sapere gestire anche dilemmi etici che si presentano nella cura dei malati in fase terminale. E poi ancora, conoscenza delle normative e dei  principi organizzativi delle attività clinico assistenziali.

Sono queste ed altre ancora i requisiti menimi in termini di conoscenza, competenza e abilità che le figure professionali - che operano nell’ambito delle reti di cure palliative e terapia del dolore per adulti e bambini - devono possedere per poter svolgere l'attività di cura nelle strutture sanitarie pubbliche e private e nelle organizzazioni professionali senza scopo di lucro.
 
Requisiti minimi stabiliti nella bozza di Accordo - all’esame dei tecnici della Stato Regioni - che individua inoltre gli ambiti professionali, le aree di attività e tipologia di qualifica, nonché i contenuti formativi di ogni singola figura professionale.
 
Il Provvedimento mette sotto la lente tutti i professonisti coinvolti nella rete assistenziale delle cure palliative: dai medici esperti in cure palliative per adulti e bambini, ai medici di medicina generale, dagli infermieri, agli psicologi, ai fisioterapisti fino agli assistenti sociali, agli operatori socio sanitari, ai terapisti occupazionali e ai dietisti.
La bozza di accordo mette nero su bianco quali sono le figure che integrandosi garantiscono le cure professionali e le terapia del dolore, anche in area pediatrica.
Stabilisce inoltre che il funzionamento delle reti assistenziali è garantito, a seconda della patologia e del quadro clinico, anche con la partecipazione di ulteriori figure professionali già presenti nelle strutture territoriali.
 
Infine il documento sottolinea che, per quanto riguarda le tipologie e le modalità di coordinamento delle strutture nella quali si articolano a livello regionali le reti di cure contro il dolore per adulti e bambini, a dettare legge è l’Intesa sancita in Conferenza Stato Regioni il 25 luglio 2012 scorso .

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