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Martedì 05 MARZO 2013
Sigarette elettroniche. Balduzzi “Loro diffusione è contraria alla lotta al fumo”

La diffusione delle sigarette elettroniche “è contraria agli sforzi di disincentivare la moda dell'uso di sigarette” lo ha detto il ministro Balduzzi intervenendo, da Dublino, nel corso della discussione sulla revisione della Direttiva Ue sul fumo chiedendo quindi all’Unione maggiore “attenzione” al fenomeno.  

Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, intervenendo in mattinata nel corso della discussione sulla revisione della Direttiva europea sul fumo ha sottolineato che occorre andare avanti “con determinazione nella revisione della direttiva del 2001”.
 
“Il contrasto al tabacco, al suo consumo soprattutto da parte dei minori, costituisce una direttiva di azione che, nel suo nucleo, non può e non deve essere posta in dubbio. In una parola, il contrasto al tabagismo è un principio non negoziabile di ogni vera politica della salute e di ogni politica sanitaria".
 
Balduzzi ha poi spiegato la posizione italiana sulla proposta di nuova Direttiva: "Se l’Italia ha posto una riserva generale d'esame sulla proposta di Direttiva, è per avere una ancor più grande attenzione all'efficacia delle innovazioni che essa introduce: ecco perché la proposta italiana è di approfondire l'analisi dell'impatto della nuova regolamentazione, così da dimostrare alle amministrazioni più refrattarie la bontà delle medesime innovazioni". Il Ministro ha sottolineato in particolare la necessità di estendere le aree smoke free,  vietare o limitare le sigarette "slim", divieto di pacchetti contenenti meno di 20 sigarette, adeguato spazio sui pacchetti di "pictorialwarnings", divieto di pubblicizzazione degli aromi.
 
Il Ministro ha sollecitato anche una riflessione sulle sigarette elettroniche: "La loro diffusione è contraria agli sforzi di disincentivare la moda dell'uso di sigarette, anche perché possono essere usate per aggirare i divieti, sia sulle aree smoke free che sui minori, e poi perché possono contenere nicotinoidi".
 
Balduzzi ha concluso che “i singoli Stati Membri in generale possono essere deboli rispetto alle categorie economiche, ma è necessario che l'Unione europea faccia propria l'attenzione ed una regolamentazione adeguata anche delle sigarette elettroniche”.

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