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Sabato 16 MARZO 2013
Metodo Stamina. Consulcesi: "Il ministero della Salute dia una direzione uniforme"

L'associazione di tutela e difesa dei diritti dei medici chiede che vengano superate "le diverse interpretazioni dei tribunali" e sottolinea l'importanza di "dare a tutti la possibilità di ricorrere alle cure con cellule staminali del protocollo Stamina Foundation". 

“Il blocco al protocollo Stamina è immotivato e serve che il ministero della Salute dia una direzione uniforme, superando le diverse interpretazioni dei tribunali, che costringono i pazienti a spese legali onerose e al rischio di vedersi negato un diritto fondamentale”. E’ l’allarme lanciato da Consulcesi, associazione di tutela e difesa dei diritti dei medici in merito alle vicende delle cure attraverso l’infusione di staminali per le persone affette da gravi patologie. Per Consulcesi, che conta 40mila associati in Italia, è '' urgente dare a tutti la possibilità di ricorrere alle cure con cellule staminali del protocollo Stamina Foundation, garantendo così un'uniformità di trattamento a tutti i pazienti a livello nazionale”.
 
L’appello arriva alla luce della seconda infusione a cui è sottoposta in queste ore Sofia, la bambina di tre anni e mezzo affetta da leucodistrofia metacromatica, malattia degenerativa terminale. La piccola, tuttavia, non potrà proseguire la cura poichè la direzione degli Spedali di Firenze ha comunicato che non procederà a ulteriori infusioni, a meno di un'imposizione da parte delle autorità giudiche o sanitarie.
 
Il presidente dell’associazione, Massimo Tortorella, ha poi sottolineato che sarà fondamentale verificare se “il Tar della Lombardia, sezione di Brescia, accoglierà il ricorso per annullare i provvedimenti dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa e permetterà ai pazienti di accedere alle cure senza la necessità di ricorrere in giudizio''.

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