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Martedì 09 APRILE 2013
Visite fiscali. L’Inps invita i medici a maggior rigore. Obiettivo ridurre del 3% le assenze dal lavoro

In una recente circolare l’Istituto di previdenza ha sollecitato i medici di famiglia a fare visite fiscali più ‘rigide’. L’obiettivo del 3% risulta necessario per la “programmazione e il budget delle strutture territoriali nel 2013”. Balduzzi: “Riduzione giorni di malattia non si fa per decreto”.

In epoca di spending review si tenta di risparmiare anche sui giorni di malattia dei lavoratori. E così, in una recente circolare l’Inps invita esplicitamente i medici di famiglia a ridurre i permessi del 3% rispetto al 2012, facendo visite fiscali più rigide. Come si evince dal documento, questo risulterebbe necessario per la “programmazione e il budget delle strutture territoriali nel 2013”. Ricordiamo, infatti, che dal quarto giorno di malattia in poi è proprio l'istituto di previdenza a pagare stipendio e contributi al posto del datore di lavoro. Cancellare qualche giorno di permesso, quindi, vuol dire per l'Inps limare una voce di spesa che vale ogni anno circa 2 miliardi di euro. In pratica circa una mezza Imu.

Sulla questione è intervenuto oggi anche il ministro della Salute, Renato Balduzzi, sottolineando come “le percentuali possono essere un obiettivo da raggiungere con un percorso di monitoraggio: non sono contrario a fissare obiettivi anche numerici, ma per arrivarci non si può immaginare una riduzione automatica, per decreto". "Evidentemente - ha concluso il ministro - la richiesta di tagliare il 3% dei certificati è una semplificazione del problema, ci sono modi per incidere con attività di controllo su quel che non funziona, ma la cosa deve essere affrontata raccogliendo esattamente i dati e aprendo una riflessione con tutti i protagonisti".
 

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