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Giovedì 11 APRILE 2013
Spesa sanitaria. Previsioni 2013-2017: crescita media di 2mld l’anno. Ma l’incidenza sul Pil cala

Le previsioni contenute nel Def 2013 varato ieri dal Governo. Motivo del rialzo la mancata introduzione dei nuovi ticket a partire dal 2014. Ma il Pil dovrebbe crescere di più (+3,2% annuo) e così il rapporto sanità/pil scenderà al 6,7%.Il tasso medio di crescita sarà dell’1,9%. IL DOCUMENTO.

Il Documento di economia e finanza approvato ieri dal Governo contiene anche un’analisi approfondita della spesa sanitaria pubblica nel periodo che va dal 2012 al 2017. Negli ultimi anni (vedi articolo di ieri) il trend di incremento della spesa sanitaria si è assestato sull’1,4% medio annuo contro il 7% degli anni dal 2000 al 2006.
 
Per il prossimo periodo, invece, il trend stimato dal Def indica un tasso medio di crescita annuo dell’1,9% a partire dal 2014 fino al 2017. Un aumento della crescita che tuttavia non si ripercuoterà sull’incidenza della spesa sanitaria sul Pil (oggi stabile attorno al 7%) ma segnerà addirittura una contrazione al 6,7% nel 2017.
 
Ciò si spiega, secondo il Def, con il parallelo incremento del Pil nominale che dovrebbe viaggiare con un tasso medio di crescita del 3,2% annuo nello stesso periodo.
 
Ecco il quadro:
 
2013: la spesa sanitaria prevista è di 111,108 miliardi di euro con un’incidenza sul Pil del 7,1%;
2014: la spesa sanitaria prevista è di 113,029 miliardi di euro con un’incidenza sul Pil del 7,0%;
2015: la spesa sanitaria prevista è di 115,424 miliardi di euro con un’incidenza sul Pil del 6,9%;
2016: la spesa sanitaria prevista è di 117,616 miliardi di euro con un’incidenza sul Pil del 6,8%;
2017: la spesa sanitaria prevista è di 119,789 miliardi di euro con un’incidenza sul Pil del 6,7%.
 
Da sottolineare, come già anticipato ieri, che la causa principale del “salto” di spesa tra il 2013 e il 2014 (circa 2 miliardi) va imputata alla mancata introduzione dei nuovi ticket, per un importo complessivo di 2 miliardi, previsti dalla manovra economica del 2011 sui quali è caduta la mannaia della Corte Costituzionale che ha decretato l’illegittimità dello strumento regolatorio che avrebbe dovuto attuarli.
 
In assenza di una norma che preveda altre vie per sancire i nuovi ticket – rileva il Def - la spesa sanitaria non potrà quindi che aumentare nella misura di 2 miliardi annui. Per il resto però, la stima del Def presenta una spesa sanitaria dalla dinamica molto stabile grazie agli interventi di spending review e delle altre misure economiche attuate in questi ultimi due/tre anni un po' su tutte le voci di spesa.

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