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Venerdì 12 APRILE 2013
Corte Costituzionale. Gallo bacchetta i partiti su mancata legge elettorale e diritti gay

Il presidente della Consulta ha "rimproverato" il mondo della politica, sordo a quei molti "inviti" giunti dalla stessa Corte Costituzionale per cambiare la legge elettorale. Sui diritti delle coppie gay, Gallo ha sollecitato una "regolamentazione della materia nei modi e nei limiti più opportuni".

"Dalla Corte Costituzionale sono arrivati molti inviti a cui è spesso accaduto che il Parlamento non abbia dato seguito.raccomandazione a modificare la vigente legge elettorale. Tra questi una raccomandazione a modificare il Porcellum, un sistema che per alcuni aspetti, come il premio di maggioranza, è sospettato di incostituzionalità". Lo ha sottolineato il presidente della Consulta, Franco Gallo, nel corso di una conferenza straordinaria sull'attività 2012 della Corte Costituzionale.

Gallo ha poi parlato del riconoscimento dei diritti delle coppie gay. In questo senso il presidente della Consulta ha sollecitato una "regolamentazione della materia nei modi e nei limiti più opportuni. L'attuale legislazione che prevede l'attribuzione al figlio del solo cognome paterno costituisce un retaggio di una concezione patriarcale della famiglia". Per la crisi finanziaria, ha proseguito ancora Gallo, si é registrato "l'ampio ricorso alla decretazione d'urgenza".

E' stato infine sottolineato l'aumento dei ricorsi sul riparto delle competenze legislative fra Stato e Regioni. "Il 47,4% delle decisioni - ha concluso - é stato reso in tali giudizi, a fronte del 44,6% reso in giudizi promossi da autorità giurisdizionali in via incidentale e dell'1,9% reso in conflitti di attribuzione tra Stato e Regioni".

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