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14 APRILE 2013
Botulino. Ridurre le “zampe di gallina” porta alla depressione

Il motto degli psicologi che lavorano alla Cardiff University è semplice: “Così come la felicità fa sorridere, anche sorridere ti rende felice”. La convinzione deriva da uno studio che ha dimostrato come i pazienti che non riescono a sorridere a causa del botulino sono più depressi degli altri. 

A lungo si è pensato che impedendo le espressioni di tristezza e dolore, e restituendo un’immagine di sé con meno rughe e forse “più bella”, il botulino potesse migliorare l’umore delle persone che vi ricorrevano. Ma uno studio della Cardiff University, presentato alla conferenza annuale della British Psychological Society sembrerebbe dimostrare esattamente il contrario: le iniezioni della tossina A del botulino, usate per riempire le “zampe di gallina” di un viso non più giovane, ridurrebbe la forza dei muscoli che permettono di sorridere, e secondo gli scienziati questo avrebbe ripercussioni psicologiche sull’umore, portando alla depressione. “Così come la felicità fa sorridere, anche sorridere ti rende felice”, spiegano con un motto gli scienziati che hanno condotto lo studio.
 
Il problema non riguarderebbe tanto le linee di espressione sulla fronte, quelle che permettono di corrucciare il viso, quanto proprio quelle che si trovano ai lati degli occhi: una volta riempite con il botulino non permetterebbero più di fare un sorriso con lo stesso agio di prima, con un conseguente rischio per gli stati depressivi. “Le espressioni che facciamo con il viso non sono scollegate dalle emozioni che sentiamo, in entrambi i sensi: non solo servono ad esprimere le sensazioni, ma in qualche modo le influenzano anche”, ha  spiegato Michael Lewis della Scuola di Psicologia dell’ateneo britannico, autore dello studio. “Trattamenti con sostanze come il botulino ci impediscono di osservare sul nostro viso alcune emozioni: per questo chi ha fatto iniezioni sulla fronte e non riescono più a “sembrare tristi”, poi si sentono anche meno depressi. Al contrario, i muscoli intorno agli occhi sono necessari a fare un sorriso, e così impedirgli di funzionare non permette di sorridere a pieno”.
Per dimostrare la connessione tra l’uso del botulino sulle zampe di gallina e la depressione, gli scienziati britannici hanno distribuito un questionario a un piccolo gruppo di 25 pazienti che si erano sottoposti al trattamento di bellezza. In questo modo hanno scoperto che il gruppo che aveva fatto iniezioni nella zona intorno agli occhi riportava effettivamente di sentirsi più depresso rispetto agli altri.
 
Secondo gli scienziati questo è dovuto ad un fenomeno chiamato “facial feedback”: come già accennato le espressioni facciali influenzano l’umore. Una caratteristica, questa, che potrebbe essere usata anche nel trattamento di alcune patologie della psiche, spiegano gli esperti: se alcune forme di Disturbo Ossessivo Compulsivo sono contraddistinte da sensazioni più acute di disgusto, ridurre con trattamenti simili al botulino la capacità del viso di esprimere visivamente queste emozioni potrebbe aiutare i pazienti a ridurre i sintomi.
 
Laura Berardi

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