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Mercoledì 17 APRILE 2013
Professioni sanitarie. Cosmed: “Tavolo tecnico ignora la dirigenza medica, veterinaria e sanitaria”

Il Tavolo Ministero Salute–Regioni sulle modificazione delle competenze delle professioni sanitarie continua a funzionare, mentre rimangono colpevolmente ignorati gli spinosi problemi della dirigenza esclusa dai gruppi di lavoro sulle polizze assicurative.

Continua a funzionare il Tavolo Tecnico Ministero Salute–Regioni sul tema della modificazione delle competenze delle professioni sanitarie, che anzi si allarga a nuovi attori. Peccato che rimangano ignorati la dirigenza medica, veterinaria e sanitaria e i suoi problemi e il tema della responsabilità professionale. Per questo la Cosmed non ci sta, e in una nota chiede risposte anche a garanzia del sistema di tutela della salute dei cittadini.
 
“Malgrado un Governo in articulo mortis, un vuoto politico istituzionale, l’inasprirsi della crisi economica e sociale – si legge in una nota – continua a funzionare a pieno regime il cosiddetto Tavolo Tecnico Ministero Salute–Regioni sul tema della modificazione delle competenze delle professioni sanitarie. Anzi, oggi si allarga alle Organizzazioni sindacali di categoria e al Collegio Professionale.
 
Un tavolo non più orfano continua, così, a discutere competenze di profili professionali del mondo sanitario animandosi della presenza esclusiva di parti sindacali ed ordinistiche rappresentative di alcune categorie, senza tenere in conto né le prerogative delle altre, attrici non secondarie del sistema sanitario, né le loro rappresentanze.
 
Rimangono invece colpevolmente ignorati gli spinosi problemi della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, esclusa dai gruppi di lavoro sulle polizze assicurative, lasciata sola ad affrontare una campagna mediatica interessata ad allargare questo mercato a spese dei dipendenti del Ssn, esposta in prima linea alle proteste, ed alle denunce dei cittadini, che ogni giorno vedono svanire pezzi di sanità pubblica.
 
Così come la materia delle competenze professionali è tra le prerogative del legislatore, unico titolato a modificare le competenze oggi assegnate dalla legge a ciascun professionista, ugualmente il tema della responsabilità professionale deve trovare urgenti soluzioni legislative e non può essere delegato alle società di assicurazione e le condizioni di lavoro non possono costituire per le Regioni un argomento residuale.
 
Visto che il tempo di questo Ministro e degli Assessori Regionali alla Salute, non è scaduto, attendiamo risposte anche a garanzia del sistema di tutela della salute dei cittadini”.
 

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