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Venerdì 10 MAGGIO 2013
San Raffaele. Ritirati 244 licenziamenti. Ma dipendenti rinunciano a 9 milioni in 2 anni

E' arrivato nella tarda notte di ieri l'attesissimo accordo tra sindacati e rappresentanti dell’azienda. Concordato un piano per evitare i licenziamenti, di cui 60 già irrogati. La contropartita sono i sacrifici economici per i 3mila dipendenti dell’ospedale milanese. L'ipotesi di intesa sarà sottoposta a referendum tra i lavoratori.

Nella nottata di ieri è stata sottoscritta da FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, dalla RSU e dai rappresentati del San Raffaele l’ipotesi di accordo per il ritiro dei 244 licenziamenti deliberati dall'azienda, 60 dei quali già irrogati.
 
Tale ipotesi, a fronte di circa 9 milioni di euro di sacrifici economici per 2 anni da parte dei 3000 lavoratori del comparto dell’Ospedale, vede il ritiro dei licenziamenti, il reintegro dei lavoratori già raggiunti dalle lettere di licenziamento, l’impegno dell’Azienda a non aprire  ulteriori procedure di licenziamento sino al 31 dicembre 2014 ed il costante  e periodico controllo sull’andamento economico dell’Azienda.
 
FP CGIL, CISL FP e UIL FPL sottolineano, inoltre, come  questa preintesa comporti un avanzamento rispetto a quella sottoscritta in sede ministeriale a Gennaio dalla RSU, in quanto il CCNL non subisce alcuna decurtazione né nel tabellare né nelle indennità da esso normate ma gli interventi riduttivi sono spostati  esclusivamente sulla retribuzione di secondo livello e su quella erogata unilateralmente dall'azienda.
L'intesa sarà sottoposta nei prossimi giorni al vaglio delle lavoratrici e dei lavoratori, nella convinzione che sapranno cogliere appieno la valenza di un risultato che comporta la salvaguardia dei 244 posti di lavoro e pone le condizioni per la messa in sicurezza del San Raffaele.

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