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Mercoledì 13 OTTOBRE 2010
Il ministero "bacchetta" i bambini: troppo sedentari e sovrappeso
Come sono gli stili di vita dei bambini italiani? Non esemplari. Sedentari e con tendenza al sovrappeso, mangiano poca frutta e verdura e consumano molte bevande zuccherate e gassate. In più guardano troppa televisione e spesso non praticano sport per più di un’ora a settimana. L'allarme sulla salute delle generazioni future è stato lanciato dal ministero della Salute nel corso di un Convegno di presentazione dei risultati del progetto “Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni”.
Il 23% dei bambini italiani è in sovrappeso, l'11% obeso. Eppure un bambino su 5 non pratica sport per più di un’ora a settimana e una mamma su tre di bambini in sovrappeso o obesi non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale. Sono solo alcuni dei preoccupanti dati presentati ieri al ministero della Salute nel corso di un Convegno di presentazione dei risultati del progetto “Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni”.
Lo studio, promosso dal ministero della Salute-Ccm (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie) nell’ambito del programma strategico “Guadagnare salute – rendere facili le scelte salutarì”, è stato coordinato dall’Istituto superiore di sanità e realizzato in collaborazione con il Miur, con le Regioni e le Aziende sanitarie, l’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran) e le Università di Torino, Siena e Padova.
Il progetto – spiega una nota del ministero – è nato dall’esigenza di approfondire la conoscenza dei fenomeni nelle giovani generazioni ed è stato sviluppato in tre filoni di attività: il primo chiamato “Okkio alla Salute” il secondo “Zoom8”, e infine il terzo denominato “Health Behaviour in School-aged Children”. I primi due filoni, definiti di “sorveglianza”, sono stati dedicati ai bambini della scuola primaria, mentre il terzo per i ragazzi che hanno un’età compresa tra gli 11 e i 15 anni
I risultati, come detto non sono buoni, la fotografia relativamente agli stili di vita dei giovani e giovanissimi è infatti poco confortante.
Lo studio “Okkio alla salute” svolto su oltre 42.000 bambini della tersa classe delle scuole primarie ci dice che resta alta la prevalenza del sovrappeso (23%) e dell’obesità (11%). In più permangono comportamenti non salutari. Vale a dire il 9% dei bambini non fa colazione, il 30% non la fa in maniera adeguata, un bambino su 4 non mangia quotidianamente frutta e verdura e circa il 50% consuma bevande zuccherate o gassate nell’arco della giornata.
Ancora, un bambino su 2 ha la televisione in camera e un bambino su 5 pratica sport per non più di un’ora a settimana. E i genitori che dicono? Non sempre hanno ben presente la situazione del proprio figlio. Infatti, tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, una su tre (il 36%) non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale.
Il secondo studio di approfondimento “Zoom8” è stato condotto su un campione di 2100 bambini di età compresa tra gli 8 e i 9 anni ed ha mostrato che circa il 70% dei bambini non ha l’abitudine di andare a scuola a piedi, mentre il 26,8% dei bambini gioca più di due ore al giorno all’aria aperta, nei giorni feriali.
La frequenza dei ragazzi in sovrappeso e obesi va dal 29,3% nei maschi e dal 19,5% nelle femmine undicenni, al 25,6% nei maschi e al 12,3% nelle femmine di 15 anni. A dirlo è l’”Health Behaviour in School-aged Children (HBSC)lo studio condotto su di un campione di 77.000 ragazzi tra gli 11 e i 15 anni. L’indagine ha anche evidenziato lo svolgimento di minore attività fisica tra i ragazzi di 15 anni (47,5% dei maschi e 26,6% delle femmine) rispetto ai tredicenni (50,9% dei maschi e 33,7% delle femmine). Una percentuale del 40% dei maschi e del 24% delle femmine di 15 anni che dichiara di consumare alcol almeno una volta a settimana, un 19% dei quindicenni (maschi e femmine) che dichiara di fumare almeno una volta a settimana.
Come fare ad invertire questo trend negativo? Il ministero della Salute, in collaborazione con l’Iss, ha elaborato degli strumenti di comunicazione multidisciplinari di durata pluriennale rivolti ai ragazzi che prevedono il coinvolgimento diretto delle famiglie, delle scuole, degli operatori della salute, dove si prevede non solo la sana alimentazione ma anche l’attività fisica.
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