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Mercoledì 26 GIUGNO 2013
Prevenzione. Siti a Lorenzin: “Ridurre costi inutili”

Ma non solo. Favorire l’invecchiamento attivo riequilibrare il rapporto tra salute e ambiente e garantire la sicurezza alimentare. Queste alcune delle proposte avanzate dalla Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) e illustrate al ministro della Salute nel corso di un incontro al Ministero

Ridurre i costi inutili, mediante la dismissione di pratiche inefficaci; potenziare l’offerta preventiva efficace; favorire l’invecchiamento attivo, mediante azioni sugli stili di vita; riequilibrare il rapporto tra salute e ambiente e garantire la sicurezza alimentare. Sono queste le proposte avanzate dalla Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) e illustrate al Ministro della Salute nel corso di un incontro svoltosi presso la sede di Lungotevere Ripa, a Roma. “A nome della SItI ringraziamo il ministro Lorenzin per aver ascoltato le nostre istanze e confidiamo in un impegno concreto nelle direzioni indicate” affermano Michele Conversano, presidente della SItI e Sandro Cinquetti, Coordinatore del Collegio Operatori SItI, presenti all’incontro.
 
La delegazione della Società di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, che comprende oltre 3000 operatori del Servizio sanitario nazionale, docenti universitari e ricercatori, ha formulato al titolare della Salute alcune proposte concrete da realizzare nel breve periodo, sottolineando come la prevenzione può costituire l’arma vincente per contrastare le malattie di maggior rilevanza sociale e il fenomeno ingravescente della cronicità. Essa, secondo la SItI, può altresì favorire percorsi di equità e sicurezza sociale di grande utilità in un periodo inevitabilmente interessato da restrizioni economiche e da riordino strutturale.
 
Anche alla luce delle recenti dichiarazioni del ministro Lorenzin sull’importanza che la prevenzione riveste, SItI offre la massima disponibilità collaborativa al Ministero della Salute. “Com’è noto la situazione attuale in Italia non è confortante dal momento che negli ultimi anni si ‘risparmia’ solamente sul primo dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), quello della prevenzione collettiva - sottolineano Conversano e Conquetti -. Nonostante i patti tra il Governo centrale e le Regioni, per la prevenzione non si spende neppure il 5% della spesa sanitaria complessiva, con il risultato che si omettono numerosi interventi a tutela della salute dei cittadini. È quindi molto importante - concludono i due esponenti della SItI - che con il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione per i prossimi 5 anni si determini una svolta a favore della promozione della Salute”

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