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Lunedì 15 LUGLIO 2013
Assobiomedica su pignoramenti beni Asl. “Sentenza Consulta ripristina il diritto”

Soddisfazione del presidente Rimondi per “la sentenza della Consulta che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’impignorabilità dei beni delle Aziende sanitarie ripristina uno stato di diritto che era stato messo gravemente in discussione per anni e che Assobiomedica rivendica da tempo”.

Assobiomedica  plaude alla sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la legge n. 220 del 2010 e successive modificazioni, che stabilivano il blocco dei pignoramenti per le Regioni commissariate e sotto piano di rientro.
 
“Ammontano a più di 2 miliardi di euro – ha dichiarato il presidente Stefano Rimondi - i crediti vantati dalle imprese associate ad Assobiomedica nelle regioni commissariate, che dal 2010 sono soggette a impignorabilità. Su 5 miliardi di crediti in sospeso, quasi la metà erano blindati dal blocco dei pignoramenti, garantendo alla pubblica amministrazione il privilegio di non pagare i propri debiti, causando così una gravissima crisi finanziaria per tutte le aziende del settore biomedicale”.
“Ci auguriamo che anche questa sentenza contribuisca – ha concluso il Presidente dell’associazione di Confindustria - a risolvere il problema dei ritardi nei pagamenti alle imprese, già in grave difficoltà a causa dei tagli lineari al settore e del credit crunch, che stanno inducendo molte aziende a forti ridimensionamenti in termini di occupazione e di investimenti in ricerca, tanto da pregiudicare la qualità e la quantità delle prestazioni con inevitabili conseguenze per il diritto alla salute dei cittadini”. 

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