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Lunedì 12 AGOSTO 2013
Cittadinanzattiva su ispezione Ministero Salute presso Ospedale Cosenza per decesso da trasfusione infetta

Accertare responsabilità e rendere accessibili i risultati ai cittadini. Questa la richiesta al ministero dopo la notizia dell’ispezione. “Vista la gravità del fatto attendevamo con impazienza da parte delle istituzioni un segnale concreto di attenzione alla tutela del diritto alla salute dei cittadini calabresi, nonché della qualità e sicurezza delle loro cure”.

"Esprimiamo soddisfazione per l'ispezione disposta dal Ministero della Salute presso il centro trasfusionale dell'ospedale di Cosenza, a seguito del recente decesso di un paziente affetto da leucemia, sottoposto ad una trasfusione di sangue contaminata",  a dirlo Tonino Aceti,  coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.
 
"Vista la gravità del fatto attendevamo con impazienza da parte delle istituzioni un segnale concreto di attenzione alla tutela del diritto alla salute dei cittadini calabresi, nonché della qualità e sicurezza delle loro cure. 
Ora chiediamo che si faccia velocemente chiarezza sulle responsabilità individuali e soprattutto organizzative che hanno  portato al decesso dell'uomo, e che vengano rimossi dalle loro funzioni e perseguiti, anche penalmente, i responsabili del fatto.
Allo stesso modo é quanto mai necessario accelerare nell'attività di qualificazione del sistema trasfusionale calabrese e in tal senso è indispensabile una costante attività di affiancamento e monitoraggio da parte del Ministero della salute.
Altresì consideriamo necessario che nel più breve tempo possibile siano pubblicati e resi accessibili a tutti i cittadini i risultati dell'ispezione ministeriale. I cittadini tutti, e in particolare i familiari dell'uomo deceduto, hanno il diritto di sapere come sono andate veramente le cose, il grado di sicurezza dei servizi sanitari e chi ha sbagliato".

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