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Mercoledì 04 SETTEMBRE 2013
Antitrust. Multa da 180mila euro per la Perfetti. “Ingannevoli quegli spot sui chewing gum”

"Si tratta di alimenti di ordinario consumo che non hanno la funzione e la caratteristica di venire utilizzati per pulire il cavo orale e dentale". Il verdetto riguarda diverse gomme da masticare come Vivident, Happydent, Daygum e Mentos. Per loro è stata riscontrata pubblicità ingannevole. LA DELIBERA.

L’Autorità garante ha comminato una multa da 150.000 euro alla Perfetti Van Melle Italia e una di 30.000 euro alla Perfetti Van Melle Spa per l’ingannevolezza dei messaggi pubblicitari della campagna 2011-2012 incentrati sull'igiene dentale relativi ad alcuni chewing gum in confetti o lastrine quali: Happydent white complete, Vivident Xylit (nelle versioni Green mint e White), Daygum Protex (nelle versioni Herbs white con aloe vera e Strawberry Jujce), Daygum XP e Mentos Pure white.
 
“Si tratta – si legge nel bollettino - di alimenti di ordinario consumo che - in relazione alla loro natura di chewing gum senza zucchero e per le usuali modalità di utilizzo – non hanno la funzione e la caratteristica di venire utilizzati per pulire il cavo orale e dentale, né possono vantare effetti protettivo-salutistici per l’igiene dentale che siano superiori a quei limitati e specifici benefici corrispondenti al claim autorizzato (i.e. “aiuta a neutralizzare gli acidi della placca. Gli acidi della placca sono un fattore di rischio nello sviluppo della carie dentaria”) dietro il rispetto di precise condizioni”.
 
 
L’ingannevolezza si legge ancora “trova conferma e supporto nell’utilizzo di specifici claim salutistici, reiterati sui vari supporti, che accreditano a queste referenze – in base alla loro natura di chewing gum senza zucchero o per via del contenuto di xilitolo e calcio da esse recato – benefici per la salute di denti e del cavo orale superiori a quelli ascrivibili ai prodotti, quali, specificamente gli effetti anticarie, antiplacca e antitartaro. Tali indicazioni salutistiche – sia generiche che specifiche - non risultano tuttavia essere state autorizzate ai sensi del Regolamento CE n. 1924/06”.

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