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Giovedì 12 SETTEMBRE 2013
Lotta al Cancro. In campo Menarini con una nuova tecnologia per isolare le cellule tumorali rare

ll gruppo farmaceutico ha acquisito la Silicon Biosystems, start up vincitrice del premio Leonardo 2013, che ha brevettato la prima tecnologia in grado di isolare, in modo automatico, singole cellule tumorali rare presenti nel sangue, consentendo di svelare caratteristiche mai rilevate.

Una speranza concreta di individuare nuovi strumenti nella lotta al cancro. Menarini ha infatti concluso l'acquisizione di Silicon Biosystems, start up vincitrice del premio Leonardo 2013, che ha brevettato "DEP Array", la prima tecnologia in grado di isolare , in modo automatico, singole cellule tumorali rare presenti nel sangue mantenendole intatte, vive e capaci di riprodursi sfruttando i principi della dielettroforesi e consentendo di svelare caratteristiche finora mai rilevate. L'accordo con Menarini, presentato nel corso di un evento svoltosi ieri sera a Firenze, permetterà alla start up di accelerare ulteriori ricerche e di rendere disponibili nuove applicazioni terapeutiche e diagnostiche anche personalizzate.

"L'aggravamento della malattia tumorale è determinato dall'insolvenza delle metastasi originate da cellule in circolo; la possibilità di accedere alle cellule tumorali circolanti (CTC) con un semplice prelievo di sangue, offre l'opportunità unica di seguire l'evoluzione del tumore - ha spiegato Giuseppe Giorgini, presidente e amministratore delegato della Silicon Biosystems - nel sangue dei malati di cancro le CTC sono presenti in ragione di una per ogni miliardo di cellule sane. Grazie alle tecnologie brevettate da Silicon Biosystems - ha proseguito - è possibile isolare le singole cellule tumorali presenti nel sangue, analizzarne le caratteristiche biologiche, che spesso sono diverse da quelle del tumore primario, e studiare le più appropriate soluzioni terapeutiche personalizzate".

La start up vincitrice del premio Leonardo 2013, rimarrà come società "stand alone" ma potrà beneficiare delle molteplici sinergie con le altre realtà del Gruppo Menarini e, in particolare, con i ricercatori già al lavoro nell'ambito degli accordi di ricerca internazionali focalizzati sullo sviluppo di farmaci innovativi in ambito oncologico.

"Ancora una volta abbiamo deciso di investire sulla ricerca di altissima qualità in Italia - ha concluso Alberto Giovanni Aleotti, vicepresidente del Gruppo Menarini - in un quadro di sistema che siamo certi ci darà grandi risultati. In un momento in cui su parla tanto di fughe di cervelli e di scarsa competitività del nostro Paese siamo felici di presentare un'azione che si muove nella direzione opposta".

Presente all'incontro anche Enrico Garaci, ex presidente dell'Iss, di fresca nomina nel nuovo Consiglio superiore di sanità. "Si tratta di un evento estremamente importante, frutto di una ricerca italiana che ha saputo, attraverso un'appropriata gestione trasformarsi in prodotto fruibile - ha detto - questa è la dimostrazione che anche in Italia è possibile arrivare ad attivare quel circuito virtuoso che porta alla realizzazione di un prodotto di alto valore economico e sociale".

Soddisfazione è stata espressa, infine, anche dal presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, che ha voluto sottolineare l'importanza della componente giovanile che caratterizza la Silicon Biosystems: "Ho sempre creduto molto nelle potenzialità di questo Paese e dei suoi giovani e continuo a farlo - ha dichiarato - mi auguro che ci sia davvero quella volontà da più parti dichiarata di trattenere le migliori risorse per far ripartire il Paese". 
 
G. R.

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