quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 01 OTTOBRE 2013
Biotecnologie. Sidoli (Assobiotec): “Ruolo chiave per crescita e competitività del Paese”

Questa l’opinione del presidente dell’Associazione per lo sviluppo delle Biotecnologie, nel corso dell’incontro in programma oggi al Senato nell’ambito della prima edizione della European Biotech Week. Per Sidoli la crescita del settore può portare un “incremento occupazionale qualificato e giovanile”.

"La Commissione Europea ha identificato le biotecnologie tra le Key Enabling Technologies (KET) in grado di contribuire, in termini di valore aggiunto, al rilancio di molteplici settori dell’industria tradizionale e alla gestione delle molte sfide che la nostra società si trova ad affrontare nei settori della salute, dell’agricoltura, dell’energia e dell’ambiente. Con questa iniziativa abbiamo voluto costruire un momento di incontro e confronto a livello istituzionale per discutere di una strategia che consenta di usare le biotecnologie come strumento di crescita e competitività, oltre che di sviluppo occupazionale qualificato e giovanile”. Così Alessandro Sidoli, presidente di Assobiotec, ha introdotto questa mattina presso la Sala Nassirya del Senato, l’evento "Crescita e competitività del Paese: il ruolo delle biotecnologie", un incontro in programma nell’ambito della prima edizione della European Biotech Week.

La European Biotech Week (EBW) – una intera settimana, dal 30 settembre al 6 ottobre, per raccontare le biotecnologie nei loro diversi settori di applicazione – è stata organizzata da Assobiotec, l’Associazione Nazionale per lo sviluppo delle Biotecnologie, in collaborazione con EY.

“Il biotech in Italia, uno dei comparti più innovativi a livello nazionale, rappresenta una risorsa da preservare per il netto contributo che riesce a garantire al Paese sia in termini di sviluppo economico/occupazionale - con una crescita complessiva del fatturato di settore del 6,3% – che di investimenti in R&S – con le sole pure biotech che arrivano ad investire il 45% del fatturato in R&S”, ha commentato Antonio Irione, Advisory Life Science Leader di EY.

“Se da un lato la nascita di un numero sempre maggiore di Cluster Nazionali sulle Biotecnologie evidenzia l’importanza che giorno dopo giorno tale settore sta assumendo nel nostro Paese e che potrebbe essere valorizzata da una più forte aggregazione tra PMI e Istituzioni, dall’altra – ha concluso Irione - l’Italia sconta la mancanza di una cultura del Venture Capital, che limita sensibilmente il numero ed il valore dei finanziamenti generando difficoltà superiori a quelle affrontate in altri Paesi Europei”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA