quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 07 OTTOBRE 2013
Nobel 2013. Premio per la Medicina ai biologi Rothman, Schekman e Südhof

Il Karolinska Istitute ha premiato i tre scienziati congiuntamente, per i loro studi su come le cellule si organizzano per trasportare le molecole all'interno dell'organismo. I tre neo-premi Nobel hanno dato un contributo alla comprensione di numerosi processi fisiologici, dal funzionamento degli ormoni a quello del sistema immunitario.

“La mia prima reazione è stata dire 'O mio dio!'. E pure la seconda”. Questa quanto Randy Schekman, docente di biologia molecolare e cellulare all'Università della California di Berkeley, ammette di aver pensato subito dopo la telefonata da Stoccolma, che gli annunciava la premiazione col Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia 2013, ricevuto congiuntamente a James Rothman di Yale e Thomas Südhof di Stanford.

L'importante riconoscimento è arrivato ai tre scienziati “per le loro scoperte sul meccanismo che regola il traffico vescicolare”, o – in altre parole – per aver svelato il mistero riguardo a come la cellula organizzi il suo sistema di trasferimento di molecole al suo interno o all'esterno: i tre biologi, due americani (Rothman e Südhof) e un tedesco (Schekman), hanno infatti separatamente scoperto quali sono i principi molecolari sui quali si basa il trasporto delle molecole nell'organismo, in che modo queste arrivino al posto giusto, e come lo facciano al momento giusto. “Randy Schekman è stato affascinato da come le cellule organizzano il loro metodo di trasporto e ha usato il lievito come modello per i suoi studi”, “James Rothman è rimasto intrigato dalla natura del sistema di trasporto cellulare e ha mappato le componenti cruciali di questo meccanismo”, “Thomas Südhof si è interessato di come le cellule nervose comunichino l'una con l'altra e come ciò avvenga con estrema precisione”, si legge nei tre commenti personalizzati pubblicati via Twitter subito dopo l'annuncio del portavoce dell'Assemblea del Nobel al Karolinska Institute di Stoccolma. Ovvero, se Schekman ha scoperto quale set di geni è necessario per il trasporto vescicolare, ovvero il meccanismo che tramite piccoli pacchetti chiamati vescicole trasporta le molecole da una cellula all'altra, Rothman ha svelato il meccanismo proteico che permette a queste vescicole di “fondersi” con il loro bersaglio in modo da consegnare il loro carico e infine Südhof ha rivelato come il sistema di segnali neurali permettano ai “trasportatori” molecolari di rilasciare proteine o ormoni al momento giusto.

Tutte queste ricerche, come si può forse immaginare, hanno importanti ripercussioni mediche, visto che errori nel meccanismo di trasporto intra ed extracellulare possono contribuire o causare malattie neurologiche, disordini immunitari o metabolici, come il diabete. Il sistema è infatti alla base della trasmissione degli ormoni, dei neurotrasmettitori, degli enzimi, per il cui trasferimento non solo il luogo di partenza e quello di arrivo sono importanti, ma anche le tempistiche di spostamento.
I tre neo-premi Nobel, hanno dunque dato un contributo alla comprensione di numerosi processi fisiologici, dal funzionamento degli ormoni a quello del sistema immunitario. E proprio per questo il board di Stoccolma ha deciso di premiarli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA