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Martedì 19 NOVEMBRE 2013
Per coniugare salute e risparmi bisogna scegliere la qualità. Giovedì il seminario Anmdo

L'appuntamento è a Bologna. L'obiettivo dell’Associazione dei Medici delle Direzioni Ospedaliere è confrontarsi sulle prestazioni in grado di produrre i migliori risultati di salute ai costi più bassi. Il punto di riferimento è l'elenco di prestazioni costose ma di dubbia utilità stilato con la campagna statunitense Choosing Wisely.

“La necessaria politica di perseguimento dell’efficienza si è basata negli ultimi anni più sul razionamento che sulla razionalizzazione delle risorse, più sulla riduzione della spesa che sul miglioramento della stessa. Eppure un’altra politica sanitaria è possibile, riportando al centro della discussione la legittimizzazione del Sistema Sanitario Nazionale che, nell’ambito di un Welfare sostenibile, garantisca prestazioni di ‘eccellenza’ per tutti i cittadini. Una prospettiva da perseguire non attraverso tagli dettati dalle ‘emergenze’, vere o presunte, ma con un paziente e tenace lavoro che vuole ‘aggiungere togliendo’. La vera sfida, che riguarda sia il mondo clinico che quello dei professionisti che hanno responsabilità direzionali e organizzative in sanità, è quella di ‘aggiungere’ qualità e sicurezza, ‘togliendo’ sprechi, inefficienze se non vere e proprie frodi”.

E’ così che Gianfranco Finzi, presidente Ando (Associazione nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere) e Ottavio Nicastro (segretario scientifico Anmdo Regione Emilia Romagna) hanno presentato i seminario dal titolo “Aggiungere togliendo” che l’Anmdo promuove a Bologna nella giornata del 21 novembre 2013, con l’intento di aprire una riflessione su appropriatezza e sicurezza delle cure.

L’occasione per organizzare questo momento di confronto e di crescita è stato offerto dalla campagna “Choosing Wisely” (scegliere saggiamente): un’iniziativa promossa dall’American Board of Internal Medicine Foundation (ABIM) insieme a Consumer Reports, associazione indipendente di consumatori, e diverse società scientifiche statunitensi (http://www.choosingwisely.org). Proprio a ciascuna di queste ultime (erano inizialmente 9 le società scientifiche coinvolte e ad oggi più di 50 hanno aderito alla campagna partita nel 2012) è stato chiesto di stilare una “Top Five list”, un elenco di cinque prestazioni, procedure diagnostiche o terapeutiche, che pur essendo costose e comunemente utilizzate nella pratica clinica, risultano di dubbia utilità, non determinanti dei benefici significativi e al contrario fonte di rischi non giustificabili per i pazienti.

E “lo ‘scegliere saggiamente’ – osservano Finzi e Nicastro - tira in causa anche il ruolo determinante di chi ha responsabilità di direzione e organizzazione sanitaria, chiamato a confrontarsi dialetticamente e ad agire in maniera sinergica con gli altri soggetti-attori: decisori politici, clinici e cittadini”. In questo senso l’evento di novembre a Bologna, a cui sono stati invitati a partecipare i referenti di società scientifiche ed associazioni di nefrologi, oncologi, radiologi, gastroenterologi e cardiologi, vuole essere solo un primo momento per un percorso di riflessione interno ed esterno all’ANMDO, che conduca a “rispondere con successo alla sfida della costruzione di un Sistema Sanitario che declini la qualità nelle sue varianti di appropriatezza, sicurezza e attenzione ai costi e alla sostenibilità”.
 

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