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Venerdì 22 NOVEMBRE 2013
Legge Stabilità. Dirindin (Pd): “Per la non autosufficienza 100 mln si possono recuperare subito da voci di spesa sovradimensionate”

È l’ipotesi di lavoro a cui hanno pensato i senatori Pd in Commissione sanità per individuare risorse nella Legge di stabilità da destinare all’assistenza domiciliare, sanitaria e socio-sanitaria, a favore delle gravi non autosufficienze. Ma “l’emendamento sulle gare per i farmaci – assicura Dirindin - non viene ritirato”.

I senatori del Pd membri della Commissione Sanità di Palazzo Madama hanno trovato risorse nella Legge di stabilità da destinare all’assistenza domiciliare, sanitaria e socio-sanitaria, a favore delle gravi non autosufficienze. Si tratta, spiega Nerina Dirindin capogruppo PD in commissione Sanità del Senato, raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione, di una cifra “tra i 110 e i 120 milioni ricavati da stanziamenti che per noi sono sovradimensionati tipo l’assistenza sanitaria all’estero, o altri finanziamenti che avevano una finalizzazione molto generica”.
 
La capogruppo del Pd in XII Commissione tiene a specificare che hanno trovato questo “pacchetto di fondi” senza andare “a toccare altri settori ma restando nel campo d’applicazione della sanità” questo perchéi componenti del Pd in Commissione sanità tengono fermo il principio che ogni risparmio effettuato nel Sistema sanitario nazionale debba rimanere all'interno del Ssn.  
 
Questa nuova ipotesi di lavoro che ha visto coinvolta oltre alla capogruppo Dirindin, anche la presidente della Commissione Emilia Grazia De Biasi, e i componenti Annalisa SilvestroGiuseppina MaturaniAmedeo BiancoManuela GranaiolaDonella Mattesini e Venera Padua, è stata consegnata ai relatori del Ddl Stabilità che hanno tempo fino a lunedì mattina per farne un emendamento prima che il testo vada in Aula dove è atteso a partire dalle 15.
 
La senatrice Dirindin in ultimo ha ribadito che l’emendamento sulle gare per i farmaci equivalenti, il 6.03 “non viene ritirato”.
 
Intanto ieri pomeriggio alla Bilancio finita la conferenza stampa, dove il premier Enrico Letta aveva comunicato la volontà del governo di ripristinare per intero la dotazione del Fondo per la non autosufficienza, il presidente della Commissione, Antonio Azzolini, Ncd, riferiva che con l’Esecutivo si era già concordato di “ripristinare la dotazione del Fondo per la non autosufficienza agli originari 275 milioni di euro, avendo individuato la necessaria copertura finanziaria”.
 
Sempre Azzolini ha fatto sapere che “è stato preso l’impegno di incrementare ulteriormente la dotazione del Fondo, per 75-85 milioni di euro, da destinare alle disabilità gravissime (tra le quali appunto la Sla), con il vincolo specifico, richiesto dalle Associazioni dei malati, di destinarli all’assistenza domiciliare indiretta”.

E il sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta, sempre in Commissione oltre a confermare, a nome del Governo, la volontà di ripristinare la dotazione del Fondo per la non autosufficienza ha chiesto alla Bilancio e ai relatori al Ddl Stabilità l’impegno a collaborare per reperire le ulteriori risorse aggiuntive di 75-80 milioni di euro.

Baretta ha poi chiarito che i 275 milioni del Fondo ripristinati andranno a coprire interventi a favore dei malati colpiti dalle patologie salvo una quota, del 30% destinata ai casi di disabilità gravissime, inclusa la Sla.
 

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