quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 27 NOVEMBRE 2013
Legge di Stabilità. FederSpecializzandi: “Increduli e indignati per i 400 milioni ai policlinici privati”

“Non si trovano i fondi per garantire la formazione specialistica ai giovani laureati, ma si regalano 400 milioni di euro ai policlinici privati”, afferma la Confederazione degli specializzandi. Che chiede “con forza” di “sanare questa grave ingiustizia”.

“Forte delusione” da parte di FederSpecializzandi per il mancato recepimento da parte del Governo, nell’ambito del maxi-emendamento alla Legge di Stabilità - su cui verrà posto il posto di fiducia in Senato -, delle richieste che provengono dai giovani laureati in medicina e in altre discipline del settore sanitario.

“Il Governo ha scelto di ignorare le istanze delle giovani generazioni, nonostante le decine di emendamenti presentati al Senato con lo scopo di reperire le risorse necessarie per incrementare il numero di nuovi contratti di specializzazione per gli oltre 7000 medici aspiranti specializzandi, stanziare 1000 nuovi contratti destinati ai laureati in altre discipline che possono accedere alle scuole di specializzazione di area sanitaria, e garantire pari dignità contrattuale ai medici frequentanti il corso specifico in medicina generale”, prosegue la nota di FederSpecializzandi che sottolinea come le richieste siano “volte a garantire il diritto alla formazione e quindi ad un futuro nel Servizio Sanitario Nazionale di migliaia di giovani laureati in medicina ed in altre discipline del settore sanitario che, in assenza di un titolo di formazione post-laurea, sono destinati a non avere alcun ruolo professionale nel nostro paese”.

Ma “delusione” non basta. FederSpecializzandi esprime “incredulità e profonda indignazione” nell’apprendere che, nell’ambito dello stesso maxi-emendamento, “il Governo ha invece trovato i fondi per regalare 400 milioni di euro ai policlinici universitari privati ‘a titolo di concorso statale al finanziamento degli oneri legati alle attività strumentali necessarie al perseguimento dei fini istituzionali’”. Questo “dopo aver dichiarato per settimane che era impossibile reperire stanziamenti aggiuntivi per far fronte a gravissime problematiche di carattere sociale (fondo per la non autosufficienza, formazione post-laurea delle giovani generazioni etc.)”, sottolinea la Confederazione degli specializzandi. Che chiede “con forza che nel successivo passaggio alla Camera dei Deputati si provveda a sanare questa grave ingiustizia. In una situazione di scarsità di risorse ci saremmo attesi che il Governo, avendo a disposizione un tesoretto di 400 milioni, sufficienti a mettere in sicurezza il sistema della formazione post-laurea di area sanitaria per almeno tre anni, desse priorità nell’istruzione pubblica ed ai giovani, così come molte (forse troppe) volte dichiarato propagandisticamente”.

E avverte: “Se il Governo e il Parlamento, nel prosieguo dell’iter parlamentare della Legge di Stabilità, non riusciranno a reperire le risorse necessarie per risolvere questa situazione saranno i diretti responsabili dell'ennesima crisi generazionale destinata ad abbattersi su migliaia di giovani che, ogni anno, saranno privati di un futuro nel nostro Paese”.

L’appello di FederSpecializzandi è dunque affinché nell'ambito del dibattito alla Camera dei Deputati “vi sia un’ampia convergenza verso gli emendamenti che autorizzano un ulteriore spesa di 100 milioni di euro da destinarsi, per il prossimo triennio, alla formazione specialistica medica senza, però, che questi fondi vengano sottratti al Fondo Sanitario Nazionale. Queste misure consentirebbero di garantire, nel medio termine, un adeguato numero di contratti di specializzazione senza erodere ulteriormente un fondo già oggetto, negli ultimi anni, di pesanti tagli”. La Confederazione chiede inoltre il medesimo impegno a sostegno degli emendamenti volti a reperire i fondi da destinare alla formazione specialistica per i laureati in altre discipline dell'area sanitaria e a dare pari dignità contrattuale ai corsisti in medicina generale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA