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Lunedì 23 DICEMBRE 2013
Nuove competenze infermieristiche. Snami: “No all'infermiere ’piccolo pseudo-medico’”

Per il presidente del sindacato autonomo dei mmg Angelo Testa “sembra si stia facendo volutamente un’improvvisa confusione di ruoli in quello che dovrebbe essere il normale processo di integrazione fra figure professionali diverse per garantire una buona assistenza medica del paziente nel territorio”.

Risposta dello Snami all'accordo che definisce lo sviluppo delle competenze e delle responsabilità professionali dell'infermiere attribuendone funzioni avanzate, in connessione con gli obiettivi di prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione, previsti dalla programmazione sanitaria nazionale e regionale.
 
“Mi sembra si stia facendo volutamente un’improvvisa confusione di ruoli in quello che dovrebbe essere il normale processo di integrazione fra figure professionali diverse per garantire una buona assistenza medica del paziente nel territorio”, ha affermato Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami.
 
Prende posizione anche lo Snami settore emergenza nella figura del responsabile nazionale Vito D'angelo: “Pensiamo che la materia sia delicata e che non si possano accettare legittimazioni di qualsiasi sorta ad esercitare, di fatto, competenze proprie di altre categorie professionali, soprattutto quelle dei Medici, anche per evitare conflitti di ruoli e di responsabilità sotto il profilo normativo, giuridico e contrattuale che sarebbero inevitabilmente generati dalla confusione dei rispettivi ambiti professionali”.
 
“Perché stravolgere il ruolo degli infermieri - conclude Testa  - e non aumentare la loro presenza ordinaria nell’ADI, assistenza domiciliare integrata, servizio in cui apprezziamo particolarmente le mansioni infermieristiche e che risulta sottodimensionato in tutta Italia? E' utile ed auspicabile la riconsiderazione, richiesta formalmente dal nostro sindacato al Ministro Beatrice Lorenzin, dell’iter previsto per il provvedimento esaminato, prevedendo ulteriori e più specifici momenti di confronto sulle procedure da adottare, al fine di apportare al testo le necessarie modifiche ed integrazioni perché la bozza prevede alcuni percorsi che presentano evidenti e pericolose criticità. Dunque una figura infermieristica capace, con il suo ruolo definito, “governata” dalla componente sanitaria, ma decisamente NO al proliferare di “piccoli pseudo-Medici” a basso costo, e con competenza insufficiente a sostituire nelle sue mansioni il Medico di Medicina Generale, figura che riscuote ancora il più alto consenso e la più alta considerazione dei Cittadini”

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