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Giovedì 09 GENNAIO 2014
Rinnovo contrattuale. Montaldo incontra sindacati:  “Evitiamo ulteriori rimandi e dilazioni”

Questo il messaggio del Presidente del Comitato di Settore nel corso dell’incontro con le Organizzazioni sindacali delle regioni e della sanità. Per Montaldo bisogna “affrontare e risolvere il tema della creazione di un’area contrattuale per la dirigenza medica e sanitaria”

“Bisogna avviare una stagione contrattuale per cambiare sanità e pubblica amministrazione e il nuovo contratto può rappresentare da un lato un’occasione per favorire i processi di innovazione nella sanità e in generale nella pubblica amministrazione, dall’altro può progressivamente ridare fiducia ai lavoratori del settore dopo 5 anni di blocco e di contrazione delle risorse economiche ed umane”.
È quanto  ha dichiarato  Claudio Montaldo, Presidente del Comitato di Settore “Regioni-Sanità” e assessore alla salute della Liguria a conclusione dell’incontro di oggi, presso la sede della Conferenza delle Regioni, con le organizzazioni sindacali delle Regioni e della Sanità,
 
L’obiettivo proposto dal tavolo è quello di dare a quanto stabilito dalla Riforma Brunetta (articolo 40 del D. Lgs 165/01 e della Legge 150/2009) che hanno portato all’istituzione di quattro comparti della P.A., rispetto agli otto preesistenti, fra cui quello “Regioni-Sanità”. A questo proposito Montaldo ha reso noto alle organizzazioni Sindacali di aver avviato, congiuntamente con il Presidente  del Comitato di settore delle Autonomie locali, Umberto Di Primio, un’azione di sollecitazione al Ministro della Pubblica amministrazione per l’emanazione dei provvedimenti di competenza.
 
Montaldo ha sottolineato la necessità di porre attenzione alla “variabile tempo”, evitando ulteriori rimandi e dilazioni, concentrandosi sull’obiettivo del rinnovo contrattuale. “Naturalmente in questo quadro – ha spiegato Montaldo – occorrerà affrontare e risolvere il tema della creazione di un’area contrattuale  per la dirigenza medica e sanitaria”.
 
Infine secondo Montaldo è importante costruire una “sintonia con i lavori avviati dalle Regioni, dal ministero della Salute e dal ministero dell’Economia per il nuovo Patto per la salute e con la contrattazione dell’area convenzionale (medicina generale, la pediatria e la specialistica)”.

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