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Martedì 28 GENNAIO 2014
Patto Salute. Lorenzin: "Raggiunto accordo su Fondo sanitario 2014-2016 e nuovi Lea"

Il Fondo garantirà l’aggiornamento dei Lea con la definizione della nuova lista entro il prossimo 30 giugno. Trovato l’accordo sull’impianto complessivo della norma, sul concetto di spending review interna, finalizzato al miglioramento del sistema sanitario. Coletto: "C'è l'impegno del ministro, i risparmi rimarranno nel settore".

"Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e il gruppo di lavoro, composto dagli assessori e dai presidenti di Regione scelti d’intesa con il presidente della Conferenza delle Regioni, esprimono soddisfazione per il confronto sul Patto della Salute, che continua serrato secondo scadenze già fissate. Sono stati esaminati i primi articoli: oggi è stato raggiunto l’accordo sul Fondo 2014-2016 che garantisce l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) con la definizione della nuova lista entro il prossimo 30 giugno. E’ stato trovato l’accordo sull’impianto complessivo della norma, sul concetto di spending review interna, finalizzato al miglioramento del sistema sanitario". Così in una nota il ministero della Salute al termine dell'incontro odierno sul Patto per la Salute.
 
"C’è l’impegno del ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, che i risparmi ricavati dal nuovo Patto Salute rimarranno all’interno dei sistema sanitario". Lo ha detto Luca Coletto, coordinatore della Commissione sanità della Conferenza delle Regioni, spiegando quanto deciso oggi nell'incontro ancora tra Ministero e Regioni. "La Spending review all'interno del Patto per la Salute – sottolinea Coletto - creerà risorse da utilizzare per i meno abbienti", in particolare "disoccupati e cassintegrati", perché "il ministro Lorenzin è stato di parola e ha fatto mettere, nero su bianco, che i risparmi della sanità, resteranno al comparto sanitario".

Nel Patto per la salute, al quale stanno lavorando ministero e Regioni, "le novità potrebbero riguardare, in particolare, la compartecipazione della spesa: non c'è volontà di implementare i ticket, anzi semmai di limitarli" a favore della tutela di "disoccupati e meno abbienti", ha concluso Coletto.

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