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Lunedì 17 FEBBRAIO 2014
Il nuovo Piano socio sanitario della Toscana. Intervista a Gensini (Sit): “Imboccata la strada giusta: innovazione e presa in carico”

“Punta molto sulla telemedicina e la personalizzazione delle cure”, “consolida i risultati ottenuti e guarda al futuro”. Queste le ragioni per le quali il presidente della Società italiana di telemedicina e sanità elettronica plaude al nuovo piano sociosanitario integrato approvato nei giorni scorsi dalla giunta toscana

E' visibilmente soddisfatto Gianfranco Gensini, presidente della Società italiana di telemedicina e sanità elettronica (Sit), dell’apertura alla telemedicina e alla sanità elettronica del nuovo piano sociosanitario integrato approvato nei giorni scorsi dalla giunta regionale toscana.

“Il piano – dichiara il professor Gensini - aggiornato e ridefinito alla luce dei cambiamenti della situazione economica nazionale, dei tagli alle risorse e della spending review, è un documento che consolida i risultati ottenuti e guarda al futuro, con interventi molto innovativi come un vasto utilizzo della telemedicina in ambito sanitario, ad esempio il tele monitoraggio domiciliare dei pazienti cronici, e la tele assistenza in ambito socio-assistenziale, cioè assistenza medica ed infermieristica a distanza, sostitutiva o integrativa delle forme tradizionali. Nella nostra regione infatti il numero degli anziani è in costante aumento, di conseguenza, crescono anche le persone affette da una o più patologie croniche, e le persone non autosufficienti. L'esigenza è quella di intervenire sul territorio con servizi domiciliari adeguati, soprattutto nelle aree periferiche o geograficamente critiche, che in una regione come la Toscana, con zone montane e insulari, non sono poche”.

“Altri punti qualificanti del piano, a me particolarmente cari – ha proseguito il presidente della Sit – sono la personalizzazione delle cure e la medicina centrata sulla persona a cui la system medicine, di cui mi sto occupando in questi ultimi anni, potrebbe dare un contributo decisivo. La gestione della cronicità, della comorbilità e delle pluripatologie, richiede infatti un approccio basato sulla prevenzione, la proattività, la multidisciplinarità e la partecipazione. In Toscana - ha spiegato Gensini - negli ultimi anni si è applicato il Chronic Care Model, che verrà sviluppato e ampliato sulla base dell'esperienza avviata, per assicurare una sempre maggiore presa in carico di tutti i pazienti, sviluppando anche modelli di autogestione delle malattie onde garantire ad ognuno servizi e cure basati sul suo bisogno reale di salute, tenendo conto della variabilità individuale nel rapporto tra genomica, metabolomica, proteomica, fattori ambientali, stili di vita e storia dell'individuo. Le cure saranno sempre più personalizzate e calibrate secondo le caratteristiche individuali di ciascuno. Ogni paziente potrà gestire individualmente la propria salute grazie al supporto delle nuove tecnologie come Internet, app mediche, smartphone e sensori biomedicali in grado di eseguire, in qualsiasi luogo ed in ogni momento, molteplici automisurazioni dei propri parametri vitali”.

Per Gensini il piano sociosanitario integrato toscano è da apprezzare anche laddove mira al miglioramento della gestione delle liste di attesa per la chirurgia, con particolare riguardo al percorso assistenziale oncologico, al miglioramento dell'offerta di prestazioni odontoiatriche,al miglioramento organizzativo per il benessere degli operatori del sistema sanitario regionale, al miglioramento del sistema di gestione delle liste d'attesa per le prestazioni di specialistica e diagnostica strumentale, alla promozione della ricerca per la salute e la valorizzazione dei risultati ed infine lo sviluppo di un approccio di genere alla salute dei cittadini.
 
Claudia Rossi Carrera

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