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Mercoledì 09 APRILE 2014
Stati generali della Salute. Pace (Fofi): “Farmacisti pronti alla sfida del rinnovamento”

Per il segretario della Fofi i farmacisti possono ricoprire un ruolo fondamentale anche nell’attività di educazione sanitaria e promozione dei corretti stili di vita. Ma questo presuppone, secondo Pace, “un adeguamento della formazione alle nuove necessità del Ssn e della società”.

C’era anche la Federazione degli Ordini dei farmacisti (Fofi) agli Stati Generali della salute. A rappresentarla, il Segretario Maurizio Pace, che ha illustrato la visione federale del ruolo del farmacista in questa fase cruciale del rinnovamento dell’assistenza sanitaria. “La professione ha lavorato per cambiare pelle, per abbandonare un  ruolo che ha visto classificare, ingiustamente, il farmacista e la farmacia come un costo per lo Stato. Oggi i farmacisti si propongono come un attore capace di collaborare anche alla riduzione della spesa sanitaria, attraverso la promozione della qualità dell’assistenza e quindi della tutela della salute dei cittadini usando tutta la sua professionalità per partecipare al processo di cura” ha esordito Maurizio Pace.

Per il segretario della Fofi, già la riduzione del rischio clinico legato al farmaco, la riduzione degli sprechi possono garantire importanti economie senza ridurre le prestazioni al cittadino ma, anzi, migliorandole. “Ma dal Ministro Lorenzin è venuta anche in occasione degli Stati generali della Salute la sollecitazione a perseguire la via della prevenzione, giustamente interpretata come la chiave per un miglioramento generalizzato dei livelli di salute e, di conseguenza, della riduzione delle prestazioni sanitarie evitabili. A questo riguardo - ha proseguito Pace - la nostra professione ha le capacità per rispondere al bisogno di una reale educazione sanitaria sullo stile di vita: dall’alimentazione all’attività fisica, alla lotta alle abitudini pericolose come il fumo e l’abuso di alcol e altre sostanze. Un’opera di educazione alla quale il farmacista può collaborare anche al di fuori della farmacia e dell’ospedale, per esempio attraverso un rapporto più stretto con le istituzioni scolastiche. In tutto il paese abbiamo registrato esperienze positive che possono e debbono essere generalizzate”.

Pace ha quindi disegnato la figura di un farmacista professionista della salute a tutto tondo, che è pronto alla sfida del rinnovamento, così come delineato anche dalle azioni concrete svolte dalla Federazione in questi anni, “ma questa mutazione deve avere anche un corrispettivo nella preparazione dei farmacisti di domani, di qui il nostro rapporto con l’Università e la collaborazione sempre più stretta  per giungere a un adeguamento della formazione alle nuove necessità del Servizio sanitario e della società nel suo complesso”. In chiusura, il Segretario della Fofi ha affrontato anche il più impegnativo tra i progetti federali in corso, la sperimentazione controllata e randomizzata dell’MUR, presentata venerdì scorso a Farmacista più: “Tra nove mesi disporremo dei dati necessari a dimostrare l’impatto clinico ed economico dell’intervento del farmacista a supporto dell’aderenza terapeutica, e siamo certi che saranno un argomento forte in vista del rinnovo della Convenzione”.

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