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Martedì 15 APRILE 2014
Stati generali della Salute. Migep: “Operatori sociosanitari e altre categorie ignorate. Chiediamo la giusta considerazione”

In una lettera aperta inviata a Renzi, Lorenzin e alle Regioni, il presidente del Migep sottolinea come gli Oss, gli infermieri generici e le puericultrici abbiamo “il diritto di uscire dalla depressione lavorativa in cui vivono e non essere emarginati”. Chiesto a questo scopo un incontro urgente.

“L'assenza di considerazione agli Stati generali della Salute nei confronti degli Oss, degli infermieri generici e delle puericultrici è un atteggiamento incomprensibile verso la dignità umana, professionale/lavorativa di questi lavoratori che sono tutt'ora indispensabili per un buon servizio al cittadino”. Ad affermarlo è il presidente del Migep, Angelo Minghetti, in una lettera aperta indirizzata al premier Renzi, al ministro della Salute e alle Regioni. Per il Migep è infatti “necessario costruire una prospettiva professionale e un futuro che mantenga fermo la collocazione funzionale di questi lavoratori all'interno della sanità e non solo dei 25 professioni. Queste figure hanno bisogno di ritrovare unità e coesione culturale sia sul piano professionale tra gli stessi e gli organi che ci rappresentano, sia sul piano professionali che sui processi assistenziali, organizzativi e politico–culturali”.

“È giusto – si legge ancora nella lettera -, che oggi, questi professionisti pretendano dal sistema dove sono inseriti di essere valorizzati e avere la giusta considerazione e il giusto peso politico culturale. Il fenomeno ‘depressione’ che in questo momento gli affligge pone inevitabilmente interrogativi del tutto leciti in rapporto ai ruoli, alle qualifiche, alle competenze e alle professionalità nelle rispettive assegnazioni e collocazioni nel rispetto di quei criteri e quei principi di correttezza e trasparenza. Inoltre, la necessità di avere un ruolo nella produzione di salute della popolazione è un dovere e un diritto sia del singolo professionista che del gruppo di professionisti, ciò implica un investimento dei ruoli di responsabilità nei percorsi clinico–assistenziali, dei relativi obiettivi, formazione, l’attribuzione di funzioni, nella programmazione e pianificazione dei piani sanitari”.

Il Migep chiede quindi di “riconoscere nel sistema assistenziale anche l'esistenza di queste figure in un patto della salute come professionisti dell'assistenza di base, quindi si chiede un incontro urgente per approfondire gli argomenti di cui sopra, posti all'attenzione”.

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