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Martedì 15 APRILE 2014
Specializzandi. Il Tar di Roma riconosce altri 18 mln di rimborsi

In totale ammontano a 345 mln i rimborsi della mancata erogazione delle borse di studio stabilite dalla norma comunitaria, per i medici delle scuole di specializzazione tra il 1982 e il 1991. Ma per la  Consulcesi, l’Associazione italiana di medici impegnata ad ottenere il rimborso, ci sono in cantiere altre iniziative.

Altra sentenza a favore dei medici dei medici che hanno frequentato le scuole di specializzazione post-laurea, ma a cui lo Stato italiano non ha riconosciuto la borsa di studio prevista dalle direttive europee in merito. Il Tar di Roma ha condannato la Presidenza del Consiglio al pagamento di 18 milioni di euro a titolo di risarcimento ai medici che hanno aderito all’azione collettiva condotta da Consulcesi. Diventano così in totale 345 milioni di euro le somme riconosciute dai Tribunali di tutta Italia ai professionisti sanitari.
 
Un traguardo importante per Consulcesi, ma non quello definitivo. L’Associazione italiana di medici, dopo una lunga serie di consegne di assegni, l’ultima lo scorso primo aprile in Senato, si prepara infatti a nuove iniziative per far valere i diritti negati ai camici bianchi. 
 
“Oltre 300 consulenti e la linea verde dedicata che risponde al numero 800 122 777 – dichiara Massimo Tortorella, Presidente onorario di Consulcesi  – sono a  disposizione gratuitamente di tutti quei medici che non hanno visto riconosciuti i loro diritti, sanciti dalle direttive europee, durante la frequentazione dei corsi di specializzazione post laurea. Invito anche tutti gli OMCeO, gli Enti e le Associazioni che non hanno ancora convenzionato i propri iscritti a informarsi”.  Con una giurisprudenza ormai consolidata, all’orizzonte già si prospetta l’ennesima pioggia di rimborsi.

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