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Mercoledì 14 MAGGIO 2014
Manager sanità. Federsanità sostiene Lorenzin: "Necessario un Albo nazionale"

Scuola di formazione nazionale, valutazione a livello centrale, criteri rigidi di selezione sono le priorità da cui partire per tutelare i percorsi professionali del management aziendale. Queste le tre priorità elencate dal presidente Angelo Lino Del Favero, secondo il quale: "E' necessaria una svolta meritocratica".

Federsanità Anci esprime una sostanziale condivisione rispetto a quanto dichiarato dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in merito alla necessità di creare un albo nazionale per la selezione dei manager della sanità. “La svolta meritocratica è essenziale però – ha spiegato il Presidente Angelo Lino Del Favero – la creazione di un Albo Nazionale non può prescindere da tre priorità sostanziali. La prima è quella della creazione di una Scuola di formazione manageriale per offrire la possibilità di una preparazione ad alto livello per il vertice apicale della sanità, quindi Direttori generali, amministrativi e sanitari. Poi deve esserci una valutazione centrale congiunta tra Stato e Regioni e, infine, l’introduzione di criteri selettivi rigidi, attentissimi alla professionalità, seri e uniformi su scala nazionale. Non per ultimo – ha sottolineato Del Favero – va introdotto un trattamento economico di base uguale per tutto il Paese con sistemi premianti che ogni Regione deciderà in base ad obiettivi che devono essere definiti, dettagliati e verificati”.

Da tempo i Direttori generali auspicano l’introduzione di uno strumento di questo tipo a tutela del proprio percorso professionale, che possa anche garantire la valutazione dell’operato al termine e durante il mandato. “Questo – ha sottolineato con forza Del Favero - presuppone la messa a punto di un metodo di valutazione – scientificamente validato - con criteri legati agli obiettivi assegnati contrattualmente al manager per evitare situazioni ambigue in cui la mancata conferma di un manager non specifica se questo non abbia assolto agli obiettivi assegnati o se, piuttosto, per la fase successiva sia necessario un profilo con competenze diverse”.

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