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Venerdì 16 MAGGIO 2014
Disabilità. Nasce a Roma una città su misura, dove “le differenze sono la normalità”

Si estenderà su 24 ettari e ospiterà 151 case, un polo sanitario e un laboratorio di ricerca. Ci saranno spazi per l’agricoltura sociale, la cultura e lo sport. “Vogliamo creare una vera e propria comunità autonoma e multifunzionale a misura di disabili, ma aperta verso l’esterno”, spiega la Fondazione Tharos, promotrice il progetto.

Una città dove le differenze diventano normalità, e la disabilità si fa motore dell’integrazione. È la Certosa Tharos, un progetto che la Fondazione Tharos ha presentato oggi, 16 maggio, presso il teatro Tendastrisce di Roma. L’obiettivo è di creare una vera e propria comunità autonoma e multifunzionale, come le certose del medioevo, che sia realizzata su misura per i disabili. Ma allo stesso tempo aperta verso l’esterno, con servizi all’avanguardia per i portatori di handicap e le loro famiglie.

Si estenderà su 24 ettari (un’area grande all’incirca come 34 campi da calcio) nel territorio del VI Municipio di Roma, e ospiterà 151 unità abitative di due diverse tipologie, da 45 e 90 metri quadrati. Saranno presenti anche un polo sanitario multifunzionale e un laboratorio di ricerca. Non saranno solo la residenzialità e le strutture terapeutiche, tuttavia, a caratterizzare la Certosa Tharos. Ma anche l’agricoltura sociale, la cultura e lo sport, con la realizzazione di una biblioteca, di un auditorium e di un centro sportivo. Senza dimenticare le strutture di children care. Lo scopo è quello di garantire un servizio di assistenza anche a chi non vive nella Certosa, ma arriva “da fuori”. “Il complesso, infatti, è aperto a tutti – ha come fine ultimo l’integrazione reciproca, di cui sarà metro e misura la disabilità”, ha spiegato la Fondazione.

L’obiettivo è iniziare i lavori entro il 2015. “Per farlo – ha spiegato ancora la Fondazione -, partirà una campagna di adesioni e di fund raising, che coinvolgerà 500 giovani selezionati in ambito cittadino e regionale. Saranno dei veri e propri “promotori solidali”, a cui sarà dato il compito di coinvolgere sostenitori e raccogliere adesioni per dare il via al progetto. I ragazzi saranno coordinati da 20 centri a Roma e nel Lazio, situati in parrocchie o Municipi, che saranno sede dello Sportello della famiglia diversamente abile. Questi Centri saranno a disposizione di tutti coloro che vorranno aderire, sostenere o avere le informazioni su Certosa Tharos”.
 

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