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Sabato 24 MAGGIO 2014
Minniti (Aaroi-Emac) a Lorenzin: "Fuori la politica dalla sanità, ma con i fatti non solo a parole"

Il vicepresidente Aaroi-Emac Calabria invita il ministro ad agire, "magari con un decreto Lorenzin", e quindi a non limitarsi con le sole parole a contrastare l'ingerenza della politica nella scelta dei ruoli dirigenziali. "Basta con le belle parole che non producono ormai neanche consenso".

Egregio Signor Ministro Lorenzin,
leggo con interesse e qualche perplessità le Sue dichiarazioni riguardo la necessità di allontanare la politica dalla gestione della Sanità.
Sono sicuramente buone intenzioni, certamente quello che in molti sosteniamo e ci auguriamo da anni, ma riusciremo ad andare oltre la facile, condivisibile, gratuita fase del proclama?
 
La politica purtroppo entra prepotentemente con i Governatori nella Sanità già a partire dalla nomina dei Direttori Generali nelle Aziende Sanitarie. Questi, a loro volta, designano il Direttore Amministrativo il Direttore Sanitario Aziendale ed i Direttori di Dipartimento/Distretto.
 
E fin qui, abbiamo parlato di soli incarichi fiduciari.
 
Vediamo cosa succede invece, quando – finalmente – entrano in gioco le procedure concorsuali per gli incarichi di Direttore di Struttura Complessa.
 
Qui, per fortuna, va in soffitta la cerimonia dell’investitura e si comincia, spero sia inequivocabile l’ironia, a ragionare in termini di merito:
D.lgs. 502/1992 s.m.i. “L’attribuzione dell’incarico di direzione di struttura complessa è effettuata dal direttore generale, … sulla base di una rosa di candidati idonei selezionata da una apposita commissione. La commissione, nominata dal direttore generale, è composta dal direttore sanitario, che la presiede, e da due dirigenti … preposti a una struttura complessa della disciplina oggetto dell’incarico, di cui uno individuato dal direttore generale e uno dal Collegio di direzione.
 
Si, però, così, il Direttore Generale, che raramente è un medico, ed ancor più raramente specialista della disciplina messa a concorso e che per giunta è diretta emanazione del Governatore, quindi espressione della politica locale, ha il potere di decidere andando ben oltre la valutazione tecnica di merito.
 
Per fortuna però il Suo predecessore, il Ministro del Governo tecnico, per intenderci, l’Onorevole Balduzzi, ha riportato nell’alveo della meritocrazia la selezione dei Primari:
Decreto legge 158/2912a) la selezione viene effettuata da una commissione composta dal direttore sanitario dell’azienda interessata e da tre direttori di struttura complessa nella medesima disciplina dell’incarico da conferire, individuati tramite sorteggio da un elenco nazionale nominativo…
b) ... Sulla base dell’analisi comparativa dei curricula, dei titoli professionali posseduti, … la commissione presenta al direttore generale una terna di candidati idonei formata sulla base dei migliori punteggi attribuiti. Il direttore generale individua il candidato da nominare nell’ambito della terna predisposta dalla commissione; ove intenda nominare uno dei due candidati che non hanno conseguito il migliore punteggio, deve motivare analiticamente la scelta.
 
Niente da eccepire: sono stati proprio fatti, a scanso di equivoci continua la mia ironia, notevoli passi avanti..
 
Ed anche chi si trova a dover emettere un giudizio resta imbrigliato in queste italiche mostruosità: in una recente sentenza infatti (Cassazione Civile – Sez. Lav.; Sent. n. 7107 del 26.03.2014), il Giudice ha respinto il ricorso di un candidato nei confronti del quale la Commissione esaminatrice aveva espresso un giudizio di “buono” ed al quale il Direttore Generale aveva preferito il candidato nei cui confronti era stato emesso il giudizio di “discreto”. Al Giudice non è rimasto altro che riconoscere al ricorrente il danno da perdita di chances con relativo risarcimento e con, immagino, spreco di denaro pubblico, a meno che non intervenga, c’è da augurarselo, la Corte dei Conti.
 
Come dire, oltre al danno. Torniamo a noi, Signor Ministro, siamo tutti d’accordo con Lei: fuori la politica dalla Sanità, possibilmente con i fatti, magari con un Decreto Lorenzin che ponga fine a tutta questa sceneggiata, e non con le sole belle parole che ormai non producono più neanche consenso..
 
Domenico Minniti
Vicepresidente AAROI-EmAC Calabria
Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani – Emergenza ed Area Critica

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