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Venerdì 30 MAGGIO 2014
Decreto Irpef. Decade l'obbligo del taglio del 5% sui nuovi contratti per beni e servizi

Lo prevede un emendamento dei relatori approvato ieri dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Contestualmente, un emendamento del Governo amplia il numero di vecchi contratti che possono essere sottoposti al taglio del 5%, aggiungendo “quelli relativi a procedure di affidamento per cui sia già intervenuta l'aggiudicazione, anche provvisoria”

Le commissioni Bilancio e Finanze di Palazzo Madama hanno approvato, nella giornata di ieri, alcuni emendamenti che apportano modifiche sostanziali al testo del decreto Irpef. In particolare, l’emendamento dei relatori 8.3000 (rispettivamente, Antonio D'Alì di Ncd e Maria Cecilia Guerra del Pd), ha cancellato il comma 8, lettera b) dell’articolo 8 del decreto, che recitava: “Le pubbliche amministrazioni sono tenute ad assicurare che gli importi e i prezzi dei contratti aventi ad oggetto acquisto o fornitura di beni e servizi stipulati successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto non siano superiori a quelli derivati, o derivabili, dalle riduzioni di cui alla lettera a), e comunque non siano superiori ai prezzi di riferimento, ove esistenti, o ai prezzi dei beni e servizi previsti nelle convenzioni quadro stipulate da Consip S.p.A, ai sensi dell'articolo 26 della legge 23 dicembre 1999, n. 488”.
Viene dunque meno l’obbligo del taglio del 5% sui nuovi contratti per beni e servizi.
 
Contestualmente, però, l’emendamento del Governo 8.2000, intervenendo sempre sull’articolo 8 , ma questa volta sulla lettera a) del comma 8, aggiungendo il seguente periodo: “Quelli relativi a procedure di affidamento per cui sia già intervenuto l’aggiudicazione, anche provvisoria”, amplia il numero di vecchi contratti che possono essere sottoposti al taglio del 5%.
 
Giovanni Rodriquez

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