quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 06 GIUGNO 2014
Codice deontologico. Quello dei fisioterapisti fu approvato dai cittadini



Gentile Direttore,
senza entrare nel merito del nuovo Codice Deontologico dei medici, vorremmo soffermarci su quanto ha scritto Roberto Polillo ed in particolare sul fatto che “se l’obiettivo fosse rappresentare le istanze del cittadino, a redigere il testo sarebbero chiamati proprio i cittadini”. A tal proposito, vogliamo ricordare che c’è una professione che questo lo ha già fatto. Infatti, nel 1998, i Fisioterapisti dell’Aifi approvarono a Fiuggi un Codice Deontologico rivisto dal  Tribunale dei Diritti del Malato, una delle Organizzazioni maggiormente rappresentative dei cittadini in ambito sanitario.

Fin da allora, il cittadino venne definito “persona assistita” perché questa fu la denominazione scelta dal TDM e recepita dall’Aifi assieme a tutta un’altra serie di proposte ed osservazioni. Fa piacere constatare che ora i medici, nel loro nuovo codice deontologico, hanno fatto propria anche questa denominazione.

Infatti, se la centralità della persona assistita diventasse doverosamente uno dei punti fermi di ogni professione sanitaria, probabilmente sia il dialogo che la collaborazione tra professionisti sarebbero più facili e naturali visto che la libertà, l’indipendenza e l’autonomia di ogni professione sono diventati principi inviolabili di un maturo e consapevole esercizio professionale.

Mauro Gugliucciello
Fisioterapista responsabile Aifi per la revisione del Codice Deontologico

Gianni Melotti
Fisioterapista

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA