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Lunedì 04 AGOSTO 2014
Ebola. OMS: “Epidemia senza precedenti”. Lanciato piano da 100 milioni di dollari
Circa 730 decessi in Guinea, Liberia e Sierra Leone è il bilancio dell’attuale epidemia di ebola. L’OMS insieme alla Guinea ha lanciato un piano di risposta volto a interrompere la trasmissione della malattia e a prevenirne la diffusione nei paesi vicini. Si ricorda che sul sito viaggiaresicuri.it Il Ministero degli Esteri sconsiglia i viaggi non necessari in Sierra Leone e Liberia
Sono circa 1300 i casi accertati e sospetti di ebola (febbre emorragica) nell’Africa occidentale da marzo scorso ad oggi, con 729 decessi in Guinea, Liberia e Sierra Leone. Si tratta di un’epidemia in corso senza precedenti, riferisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che ha lanciato, insieme alla Guinea, un piano da 100 milioni di dollari per combattere e porre sotto controllo l’epidemia.
"I paesi hanno identificato ciò di cui hanno bisogno, e l’OMS offre aiuto alla comunità internazionale per guidare in avanti il piano di risposta”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’OMS, Margaret Chan.
Il piano
Questo piano, che si basa sull’esempio di altre epidemie di ebola, include strategie volte a raggiungere questi obiettivi:
interrompere la trasmissionedella malattia da virus Ebola nei paesi colpiti attraverso aumentando progressivamente le misure, misure efficaci di controllo dell'epidemia basate sull’evidenza;
prevenire la diffusione della malattia da virus Ebola ai vicini paesi a rischio attraverso il rafforzamento della preparazione e delle misure per combattere l’epidemia.
Tra le strategie presentate dall’OMS, il miglioramento delle misure di prevenzione, di rilevamento e segnalazione dei casi sospetti, insieme al supporto psicosociale. Il piano sottolinea anche l'importanza della sorveglianza per la valutazione del rischio e della diagnostica basata su test diagnostici dei casi sospetti, in particolare nelle zone di confine. L’OMS ha sottolineato la necessità di migliorare il gli strumenti di protezione dal contagio degli operatori sanitari, scarsi in tutti e tre i paesi.
Infine, ilrafforzamento del Centro di coordinamento sub-regionale, che è stato inaugurato dall’OMS in questo mese a Conakry, in Guinea, al fine diconsolidare ed ottimizzare il sostegno occidentale da tutti i principali partner ai paesi dell'Africa e fornire assistenza nella mobilitazione delle risorse.
L’avviso del Ministero degli Esteri su viaggiaresicuri.it
Tra le raccomandazioni attuali, si ricorda l’avviso sul sito web viaggiaresicuri.it, in cui il Ministero degli Esteri “sconsiglia i viaggi non necessari” in Sierra Leone e Liberia, dato lo stato di emergenza legato alla presenza della febbre emorragica. L’autorità sottolinea che in questi paesi, in assenza di una “rappresentanza diplomatico-consolare italiana, l'Ambasciata d'Italia ad Abidjan (competente per la Sierra Leone) non potrà garantire ai connazionali una piena assistenza consolare”.
Il Ministero della Salute ha rafforzato in via cautelativa le misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali in Italia; l’Ente, in un comunicato del 31 luglio scorso, ha sottolineato l’assenza di rischio per l’Italia.
Cos’è l’ebola
L’ebola è un virus a Rna, esistente in cinque differenti sottotipi. La malattia ha esordio improvviso e decorso acuto e causa spesso (fino al 90% dei casi) il decesso. La trasmissione avviene da uomo a uomo (o anche da animale) con contatto diretto di sangue, fluidi corporei e tessuti; inoltre, come si legge su viaggiaresicuri.it, la trasmissione per via sessuale può verificarsi anche dopo la guarigione: infatti la permanenza del virus nello sperma è particolarmente prolungata e può essere presente fino a 7 settimane.
Nell’epidemia, più a rischio sono operatori sanitari, la famiglia e le persone a contatto con il malato e con i pazienti deceduti. L’infezione può essere controllata utilizzando misure preventive negli ospedali, nelle comunità o a casa.
Viola Rita
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