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12 OTTOBRE 2014
Ebola. Turrà (Enac): “A Fiumicino pronte ambulanze speciali ad alto bio-contenimento”

Negli aeroporti italiani, pur non arrivando voli diretti dai Paesi africani colpiti dall'epidemia, è stato comunque predisposto “un piano ad hoc che prevede l'utilizzo di ambulanze ad alto bio-contenimento, fornite dalla Croce Rossa e già utilizzato per il sospetto caso di infezione nei giorni scorsi”. A dirlo all’Adnkronos Salute è Vitaliano Turrà, direttore Enac dello scalo romano.

Speriamo che non serva, ma in caso di necessità l’aeroporto di Fiumicino ha pronto “un piano ad hoc che prevede l'utilizzo di ambulanze ad alto bio-contenimento, fornite in caso di bisogno dalla Croce Rossa”. A dirlo all’agenzia di stampa è Vitaliano Turrà, direttore Enac dello scalo romano, che aggiunge come il piano è stato “già utilizzato una volta per il sospetto caso di infezione nei giorni scorsi, con l'impiego di tute di sicurezza di classe tre. Speriamo di non doverle mai utilizzare, ma in caso di rischio è tutto pronto”.
 
Intanto anche il resto dell’occidente si prepara. Negli scali american infatti i, e a breve anche in quelli britannici, sono iniziati i controlli della temperatura corporea dei passeggeri provenienti da Liberia, Guinea e Sierra Leone. Mentre negli scali italiani, dove non atterrano voli provenienti dai Paesi africani colpiti dall'epidemia, per il momento, riferisce Turrà: “il ministero della Salute non ha ritenuto necessario questo provvedimento. Se lo dovesse prevedere saremo comunque pronti a utilizzare i termometri ad hoc”
 
Per adesso nello scalo romano Leonardo da Vinci tra i circa 40mila dipendenti non si registra preoccupazione, assicura Turrà, anche perché “ormai c'è conoscenza del virus. Abbiamo apposto dei cartelli, rivolti soprattutto ai passeggeri che si recano nelle aree a rischio, in cui si spiega nel dettaglio cosa fare per evitare l'infezione e in caso di sintomi. Al momento c'è serenità”.
 
Diverso il discorso all’aeroporto Jfk di New York, lo scalo ha infatti dato il via alla misurazione della febbre dei passeggeri provenienti da Liberia, Sierra Leone e Guinea. I Paesi più colpiti dall'epidemia, oltre al controllo della temperature, ai viaggiatori viene rivolta una serie di domande sulla ‘storia’ del loro viaggio: i controlli all'aeroporto O'Hare di Chicago, al Newark di New York, al Dulles di Washington e allo scalo di Atlanta inizieranno nei prossimi giorni.

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