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Lunedì 13 OTTOBRE 2014
Ad Alberto Damilano la seconda edizione del premio letterario ‘Leggi in salute’ Angelo Zanibelli

Nella maestosa cornice di Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia in Italia, si è tenuta la cerimonia di premiazione della kermesse letteraria organizzata da Sanofi. Una giuria d’eccellenza, con il Ministro Lorenzin come giurato d’onore e il pubblico delle grandi occasioni a sottolineare l’importanza dell’evento

“L’ha scritto tutto con gli occhi il suo libro” – dice quasi sottovoce la sorella di Alberto Damilano, nel congedarsi dal pubblico VIP che affolla il maestoso Salone d’Ercole di Palazzo Farnese a Roma.
A fare gli onori di casa, l’Ambasciatrice di Francia in Italia, Catherine Colonna. L’occasione è la serata di gala per il premio letterario “Leggi in Salute” Angelo Zanibelli, organizzata da Sanofi e giunta alla seconda edizione. Il libro di Alberto, “Questa notte è la mia”, edito da Longanesi, è nella rosa dei cinque finalisti. Di lì a poco, la giuria del premio, presieduta da Gianni Letta, della quale fanno parte anche il Ministro Beatrice Lorenzin, in qualità di Giurato d’onore e il Direttore Generale dell’Aifa Luca Pani, gli assegnerà la palma della vittoria. Ma Alberto non ci sarà.
 
Alberto è un medico classe ’55, inchiodato alla vita da una malattia inesorabile, la sclerosi laterale amiotrofica. Finché ha potuto, ha vissuto e lottato in prima persona per i diritti di quelli che come lui, nonostante gli inevitabili momenti di disperazione e delusione, non mollano mai perché nel mondo vogliono continuare a stare.
 
Nel libro l’autore proietta la sua vicenda e il suo rapporto personale con la malattia su Andrea, un giornalista quarantenne fallito che, paradossalmente, ritrova energia e voglia di vivere quando viene colpito dalla SLA.
Anziché rassegnarsi a diventare oggetto di compassione del prossimo, Andrea decide di aiutare Francesco, un giovane praticante, in una pericolosa indagine su corruzione e infiltrazioni mafiose nelle istituzioni torinesi. In quest’attività Andrea trova il modo di riscattarsi come professionista, mentre lotta contro la malattia che si fa via via più ingombrante, strappandogli ogni attimo di vita e conquistandogli ogni respiro.
 
Gli altri libri arrivati in finale sono: ‘Prigioniera della mia innocenza’ di Natascia Berardinucci (Bonfirraro Editore), ‘Come si ragiona in medicina’ di Vito Cagli (Armando Editore), ‘La difficoltà di essere speciali’ di Santa Costanzo e Renzo Scortegagna (Albatros Edizioni), ‘Alzheimer mon amour’ Cecile Huguenin (Edizioni Clichy).
 
La Giuria ha inoltre conferito il premio speciale ‘Destinazione paziente 2.0’ a Idalba Loiacono per il progetto “Littleliar”. Il premio, destinato agli under 30, è andato ad un progetto che consiste in un’App, indirizzata al paziente e mirata sia a ridurre l’errore nell’assunzione dei farmaci, che a migliorare l’aderenza alla terapia. Per ogni farmaco si può visualizzare il foglietto illustrativo e inserire nel calendario dello smartphone o del tablet un memo con indicazioni posologiche fornite dal medico curante oltre alla data di scadenza delle confezioni.
All’ora stabilita, l’App emette un allarme, mentre sul display del telefono compare la confezione del farmaco e la quantità da assumere.
 
Nella stessa serata, è stata infine assegnata anche la menzione speciale “Personaggio dell’anno” al professor Silvio Garattini, scienziato e direttore dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’ di Milano.
 
“Sono orgoglioso di iniziare il mio mandato in occasione di questa bella serata, che esprime la forza del partenariato con le Istituzioni e ci racconta la sfida della salute attraverso le storie dei pazienti - ha dichiarato Alexander Zehnder, neo Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Italia - La mediazione letteraria consente di fare rete, abbattendo l’isolamento e l’emarginazione della malattia ed è insieme motivo di incoraggiamento per molti e fonte di ispirazione per tutti coloro che sono impegnati nel fornire una risposta di salute. Sanofi è una realtà che conta su un importante capitale umano e sociale. Il mio impegno sarà quello di interpretare cosa significhi oggi porre autenticamente al centro del nostro lavoro il paziente e la sua storia, come ci stimolano a riflettere anche i meravigliosi libri di questo Premio.”
 
 
Maria Rita Montebelli

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