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Giovedì 13 GENNAIO 2011
Lo sguardo rivela l’inclinazione politica

I conservatori guardano negli occhi, mentre i progressisti seguono lo sguardo dell’interlocutore, secondo uno studio americano. Inoltre, se si è di destra, si è più sensibili alle facce arrabbiate, a quelle che esprimono minaccia o disgusto.

La segretezza del voto potrebbe andare a farsi friggere se fosse confermata la scoperta di un gruppo di ricercatori dell’University of Nebraska di Lincoln (Usa) secondo cui a rivelare l’inclinazione politica potrebbe bastare uno sguardo. 
I ricercatori, che hanno analizzato il comportamento di 72 studenti, hanno scoperto infatti che è proprio il modo in cui gli occhi si rapportano a un interlocutore a svelare l’orientamento politico. Secondo i risultati riportati sulla rivista Attention, Perception & Psychophysics, se si è di destra si tende a guardarlo negli occhi, se si è di sinistra, al contrario, si segue il suo sguardo. 
Le ragioni del differente comportamento, secondo il team, potrebbe avere cause profonde: i progressisti sarebbero più empatici, perciò tendono a immedesimarsi nell’interlocutore seguendone i comportamenti. I conservatori, più inclini a seguire le istruzioni, per non perdere il filo si concentrerebbero sull’interlocutore. 
Il dubbio sull’affidabilità di queste ipotesi rimane. Di certo, questa ricerca è soltanto l’ultima in un lungo filone che da tempo si affanna per identificare i determinanti biologici che possano spiegare le inclinazioni politiche: “Stiamo cominciando a trovare uno schema in cui i conservatori sono più sensibili alla minaccia o al disgusto, alle facce arrabbiate e meno sensibili agli sguardi”, mentre i liberali sono “più sensibili agli stimoli positivi e a quelli che esprimono un bisogno, alle facce felici e agli sguardi”, ha affermato il principale autore dello studio, Michael Dodd. 

 
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