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Mercoledì 12 NOVEMBRE 2014
Traffico organi. Via libera a Ddl in commissione Giustizia al Senato. Romani (Movimento X): "Subito esame Aula"

Il testo propone modifiche al codice penale in materia di traffico di organi, introducendo il reato di associazione finalizzata al traffico di organi destinati al trapianto. Per il primo firmatario e vicepresidente della Commissione Sanità, Maurizio Romani: "Un primo passo è stato fatto". IL TESTO

Via libera in commissione Giustizia del Senato al Disegno di legge presentato a prima firma da Maurizio Romani (Movimento X), che propone alcune modifiche al codice penale e alla legge 1 aprile 1999, n. 91, in materia di traffico di organi destinati al trapianto.

Il Ddl punta ad introdurre nel codice penale il reato di associazione finalizzata al traffico di organi destinati al trapianto. In particolare, all'articolo 1, il testo prevede di inserire tale reato all'interno della specifica sezione del codice penale relativa ai delitti contro la personalità individuale richiamati tra quelli perseguibili anche qualora il fatto sia commesso all'estero da cittadino italiano, in danno di cittadino italiano o da cittadino straniero in concorso con un cittadino italiano.
Per contrastare il "fenomeno crescente" del turismo dei trapianti si prevede dunque una pena da 8 a 20 anni di reclusione ed una multa da 50.000 a 300.000 euro per chiunque oganizzi o propagandi viaggi finalizzati alla compravendita di organi.
Previste sanzioni penali anche per coloro che divulgano o pubblicizzano in qualsiasi forma, anche telatica, annunci finalizzati alla commercializzazione di organi destinati a trapianti.
 
"Un primo passo è stato fatto. Adesso è necessario che il ddl venga posto al più presto all'ordine del giorno dell'assemblea del Senato - ha commentato Maurizio Romani, vicepresidente della Commissione Sanità -. Proprio perché la donazione di un proprio organo rappresenta una straordinaria manifestazione di libertà, oltre che un gesto di altruismo è necessario combattere ogni pratica volta alla commercializzazione e al favoreggiamento delle attività che circondano l'illecita cessione di parti del proprio corpo". 
 
Giovanni Rodriquez

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